L'Unione Europea (UE) si trova a un bivio cruciale. Per continuare a garantire prosperità, equità, libertà, pace e democrazia in un ambiente sostenibile, l'Europa deve affrontare sfide esistenziali. A lanciare questo avvertimento è Mario Draghi, ex Presidente del Consiglio italiano ed ex Presidente della Banca Centrale Europea, nel suo ultimo rapporto sulla competitività.
Nel documento, Draghi sottolinea come la produttività sia la chiave per il futuro dell'Unione. "La produttività è una sfida esistenziale per l'UE", scrive Draghi, evidenziando che l'Europa deve diventare più produttiva per poter crescere e preservare i valori fondamentali di equità e inclusione sociale. Senza un cambiamento radicale, l'Unione rischia di perdere la sua ragion d'essere.
Ma come raggiungere questo obiettivo? Draghi propone un approccio ambizioso: estendere il voto a maggioranza qualificata all'interno del Consiglio dell'Unione Europea. Attualmente, molte decisioni cruciali richiedono l'unanimità tra gli Stati membri, il che spesso ostacola il processo decisionale e rallenta l'integrazione europea. Draghi invita quindi a sfruttare tutte le possibilità offerte dai Trattati dell'UE per ampliare l'uso del voto a maggioranza qualificata.
Secondo Draghi, il voto a maggioranza qualificata dovrebbe essere esteso a più aree, consentendo all'Unione di superare gli stalli decisionali che minano la sua capacità di agire rapidamente ed efficacemente. Nei casi in cui l'unanimità non può essere raggiunta, Draghi suggerisce anche di ricorrere alla "cooperazione rafforzata", uno strumento che permette a un gruppo di Stati membri di procedere con l'integrazione anche senza il consenso di tutti.
L'ex premier italiano mette in guardia: senza questi cambiamenti, l'Europa rischia di non riuscire più a garantire i diritti fondamentali su cui è stata fondata. E in un mondo in rapida evoluzione, restare indietro significherebbe perdere la capacità di proteggere il benessere dei cittadini europei.
Il messaggio di Draghi è chiaro: l'Unione Europea deve adattarsi e rinnovarsi, puntando su una maggiore produttività e su meccanismi decisionali più efficaci, per continuare a esistere e prosperare. Il futuro dell'Europa dipende dalla sua capacità di evolvere e di affrontare con determinazione le sfide globali.
09/09/2024
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