Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

INCHIESTA SULLE ONG IN MARE CHIUDE SENZA PROCESSI

Immagine dell'articolo

Sette anni di indagini, tre milioni di euro di spese, e nessun processo. Questo è il verdetto emesso dalla corte di Trapani riguardo alle accuse di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina rivolte a 21 membri di ONG impegnate nelle operazioni di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo. L'inchiesta, che ha coinvolto organizzazioni come Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere, ha finalmente raggiunto la sua conclusione, ma il suo impatto continuerà a ecoare.

Le accuse iniziali sostenevano che le missioni di soccorso delle ONG fossero in realtà accordi collusivi con trafficanti di esseri umani, trasformando le navi in veri e propri "taxi del mare". Tuttavia, la corte ha respinto queste affermazioni, dichiarando che "il fatto non sussiste", una decisione accolta da esultanze e applausi in aula.

Le ONG coinvolte hanno visto questa sentenza come una vittoria della verità e della giustizia. Per Jugend Rettet, l'indagine è stata un periodo di ingiusta diffamazione, che ha lasciato la loro nave, l'"Iuventa", a marcire nel porto di Trapani. Tuttavia, nonostante le difficoltà, l'equipaggio rimane determinato a riprendere le missioni di salvataggio.

Anche Save The Children ha accolto con favore la decisione, sottolineando il loro impegno umanitario nel salvare vite in mare. Durante gli anni di attività nel Mediterraneo, l'organizzazione ha salvato quasi 10.000 persone, tra cui molti bambini separati dalle loro famiglie, offrendo loro sicurezza e protezione.

Le prove presentate in aula hanno smentito categoricamente le accuse, come affermato dall'avvocato Jean-Paule Castagno, dimostrando la professionalità e la dedizione del personale delle ONG coinvolte.

Medici Senza Frontiere ha definito l'inchiesta come una campagna di criminalizzazione dei soccorritori in mare, basata su illazioni e interpretazioni distorte. Nonostante la conclusione dell'indagine, l'organizzazione continua a denunciare gli attacchi alla solidarietà e le restrizioni che ostacolano le operazioni di soccorso, mentre il numero delle vittime nel Mediterraneo continua a crescere.

Questa sentenza segna la fine di una lunga battaglia legale per le ONG coinvolte, ma solleva anche domande importanti sulla politica migratoria e umanitaria dell'Europa. Mentre le ONG continuano la loro missione di salvataggio, è essenziale riflettere sulle conseguenze di una retorica che criminalizza gli sforzi per salvare vite umane.

19/04/2024

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

02 MAG 2024

CHIUSURA DELLE LISTE PER LE ELEZIONI EUROPEE

I Grandi Nomi e le Assenze di Rilievo

30 APR 2024

MATTARELLA: LAVORO COME DIRITTO DA TUTELARE

Il lavoro non come una mera merce, bensì come un diritto da tutelare

29 APR 2024

TENSIONI AL CORTEO ANTAGONISTI A TORINO, MANIFESTANTI RESPINTI CON IDRANTI

proteste durante il G7, con tensioni che hanno coinvolto manifestanti e forze dell'ordine

29 APR 2024

SCOPERTO L'INTERRUTTORE MOLECOLARE CHE POTREBBE RIVOLUZIONARE LA LOTTA ALL'OBESITÀ

una proteina che regola l'attività del tessuto adiposo bruno

28 APR 2024

LA RECRUDESCENZA DEL MORBILLO NEL MONDO

una minaccia sempre presente

28 APR 2024

USE YOUR VOTE": LA CORSA VERSO LE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO IL 6-9 GIUGNO

La campagna istituzionale "Use Your Vote" del Parlamento Europeono