Il 28 maggio sarà una data da ricordare: Spagna, Norvegia e Irlanda riconosceranno ufficialmente lo Stato di Palestina. Gli annunci sono arrivati dai rispettivi leader politici, il norvegese Jonas Gahr Store, lo spagnolo Pedro Sanchez e l'irlandese Simon Harris, che hanno definito questo momento come "storico e importante" per la Palestina e per i loro paesi.
Un Giorno Storico per la Palestina
Simon Harris, primo ministro irlandese, ha sottolineato l'importanza di questa decisione, un'azione coordinata tra i tre paesi. Pedro Sanchez ha ribadito al Congresso spagnolo che questo riconoscimento non è contro Israele né a favore di Hamas, ma un gesto per la pace, la coerenza e la giustizia. Sanchez ha inoltre criticato la politica del premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusandolo di mettere in pericolo la soluzione dei 'due Stati' e di causare solo "dolore e distruzione" a Gaza.
La Risposta di Israele
La reazione di Israele non si è fatta attendere. Il ministro degli Esteri, Israel Katz, ha richiamato gli ambasciatori in Irlanda e Norvegia per consultazioni, denunciando che il riconoscimento premia il terrorismo. Katz ha dichiarato che Israele non tollererà minacce alla sua sovranità e sicurezza, annunciando possibili misure simili contro la Spagna.
Contesto e Reazioni Internazionali
Prima di questa decisione, solo la Svezia, tra i paesi dell'Unione Europea, aveva riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina nel 2014. Malta, Cipro e alcuni paesi dell'Europa orientale avevano fatto lo stesso prima di entrare nell'UE. A livello globale, la Palestina è riconosciuta da 142 paesi, coprendo gran parte dell'Asia, Africa e America Latina. Tuttavia, nazioni come Stati Uniti, Canada, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda e Italia non hanno ancora riconosciuto lo Stato di Palestina pur mantenendo relazioni diplomatiche con l'Autorità Nazionale Palestinese.
Il presidente palestinese Abu Mazen ha accolto con favore il riconoscimento, esortando gli altri paesi dell'UE a seguire l'esempio di Spagna, Norvegia e Irlanda per raggiungere una soluzione a due Stati basata sulle risoluzioni internazionali e sui confini del 1967.
Un Segnale di Speranza
Questo riconoscimento rappresenta un importante passo avanti nel lungo cammino verso la pace e la stabilità in Medio Oriente. Per i giovani di oggi, è un segnale che la comunità internazionale può fare la differenza, sostenendo la giustizia e i diritti umani. La speranza è che questo gesto ispiri ulteriori progressi verso una soluzione pacifica e duratura del conflitto israelo-palestinese.
22/05/2024
Inserisci un commento