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GRAN BRETAGNA, DAL 2025 OBBLIGO DI VISTO PER I CITTADINI UE

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A partire dal 2 aprile 2025, viaggiare nel Regno Unito per turismo diventerà più complicato per i cittadini dell'Unione Europea, italiani inclusi. Il governo britannico, seguendo le direttive post-Brexit, ha annunciato l'introduzione del visto elettronico a pagamento denominato Eta (Electronic Travel Authorisation). Una novità che avvicina le procedure di ingresso nel Regno Unito a quelle già in vigore per gli Stati Uniti.

Visto elettronico per tutti: ecco come funziona

L'Eta sarà necessario per i soggiorni di breve durata, inclusi i viaggi turistici, e richiederà ai cittadini europei di compilare un modulo online e pagare una somma di 10 sterline (circa 12 euro). Questo permesso permetterà di entrare nel Paese per periodi di massimo sei mesi nell'arco di due anni e potrà essere richiesto tramite l'app Uk Eta, disponibile dal 5 marzo 2025.

Le nuove regole non si applicano solo ai cittadini italiani, ma a tutti i cittadini UE, con l'eccezione degli irlandesi grazie agli accordi speciali tra Londra e Dublino. Tuttavia, chi risiede stabilmente nel Regno Unito o possiede un visto di lavoro sarà esentato da queste disposizioni.

Fine della libertà di movimento

Questa misura rappresenta l'ulteriore consolidamento delle restrizioni alla libertà di movimento che sono state introdotte dopo la Brexit. Fino al 2020, i cittadini europei potevano muoversi liberamente tra il Regno Unito e i loro Paesi d'origine, senza bisogno di visti o permessi. Con l'uscita dall'Unione Europea, Londra ha progressivamente implementato nuove normative per controllare maggiormente gli ingressi, soprattutto per motivi di sicurezza e per prevenire abusi del sistema di immigrazione.

Starmer e la politica del controllo

Anche il nuovo governo laburista, guidato dal premier Keir Starmer, eletto lo scorso luglio dopo 14 anni di governo conservatore, ha mantenuto una linea rigida sul controllo dei confini, in continuità con le politiche restrittive dell'era Tory. Starmer ha chiarito che non intende rivedere la decisione di abbandonare l'UE, né tantomeno discutere un ritorno parziale alla libertà di movimento.

Il governo laburista ha anche annunciato che le sue relazioni con Bruxelles saranno incentrate sul commercio e la sicurezza, come dimostrato dalla recente cooperazione con la Germania su questioni di difesa e lotta all'immigrazione illegale. Tuttavia, proposte come la reintroduzione di una mobilità senza visto per gli studenti non hanno ancora trovato riscontri concreti.

La sicurezza prima di tutto

Il ministero degli Interni britannico ha sottolineato che l'estensione del sistema Eta punta a rendere gli ingressi più sicuri ed efficienti, mirando al controllo dei flussi migratori e alla lotta contro le irregolarità. Questo approccio rispecchia le politiche dell'ex ministro conservatore Robert Jenrick, noto per la sua posizione anti-immigrazione, che aveva già dato il via libera al sistema Eta nel 2023, applicandolo inizialmente a Paesi del Golfo come il Qatar.

Con il visto elettronico obbligatorio, il governo britannico cerca di rafforzare il controllo sui viaggiatori occasionali, garantendo che chi entra nel Paese rispetti le normative vigenti e non abusi del sistema di immigrazione.

L'introduzione dell'Eta rappresenta un ulteriore cambiamento nelle relazioni tra Regno Unito e Unione Europea. I cittadini italiani ed europei dovranno abituarsi a nuove procedure per viaggiare oltremanica, mentre il governo britannico prosegue nella sua politica di chiusura delle frontiere, cercando un equilibrio tra sicurezza interna e relazioni diplomatiche con l'Europa.

Prepararsi per un viaggio nel Regno Unito non sarà più una semplice questione di biglietto aereo: dal 2025, un visto elettronico sarà un requisito fondamentale per i turisti italiani e non solo.

11/09/2024

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