In occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha pubblicato il report 2024 intitolato "Tra vulnerabilità e resilienza", mettendo in luce un allarmante aumento dello sfruttamento delle persone vulnerabili, spesso reclutate attraverso piattaforme online.
L'Aumento dello Sfruttamento Lavorativo e Sessuale
Il documento rivela che il reclutamento online è diventato una tattica sempre più comune utilizzata dai trafficanti. Mentre lo sfruttamento sessuale rimane la forma più diffusa e dannosa, si registra una crescente incidenza di sfruttamento lavorativo. Le vittime, attratte da promesse di istruzione, impiego, alloggio o relazioni sentimentali, sono spesso contattate attraverso i social media. A rischio sono anche coloro che fuggono da paesi in guerra, come l'Ucraina, o da persecuzioni contro minoranze etniche.
La Mappatura della Comunità e le Storie di Sfruttamento
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha condotto un'attività di mappatura delle vittime in Puglia, rilevando che le persone sfruttate provengono principalmente dall'America meridionale (Venezuela, Colombia, Brasile, Argentina) e dall'Europa dell'est (Albania, Romania, Bulgaria, Moldavia). L'età delle vittime varia tra i 18 e i 35 anni.
Tra le storie raccolte, spicca quella di Benedicta dalla Nigeria, che ha trovato un lavoro in Piemonte. Emblematici sono anche i racconti dei volontari in Kenya: "Entriamo in club bui e sporchi dove le donne si prostituiscono. Con un tè e qualche biscotto, raccogliamo pezzi di vita e sogni nascosti dietro le loro maschere".
Le Azioni della Comunità e le Parole di Matteo Fadda
Nell'ultimo anno, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha assistito 101 persone in Italia, principalmente madri, giovani fragili e vittime di violenze multiple. Circa il 20% di loro ha figli con disabilità. Grazie a progetti finanziati da fondi europei, l'associazione ha sostenuto 70 persone attraverso percorsi individuali mirati, promuovendo salute e integrazione lavorativa.
Matteo Fadda, presidente della Comunità, ha lanciato un appello alle istituzioni: "Queste persone sono vittime di una criminalità organizzata che usa sempre più spesso la tecnologia come mezzo di sfruttamento. Don Oreste Benzi ci ha insegnato che camminare al passo dei più vulnerabili e condividere con loro un pezzo di strada aiuta a far luce sulle ingiustizie della nostra società".
L'Osce e l'Allarme per i Bambini
Il Presidente in esercizio dell'Osce, Ian Borg, ha dichiarato che la tratta di esseri umani continua ad essere una piaga globale, aggravata da crisi e conflitti come la guerra in Ucraina, che ha aumentato il rischio di tratta di donne e bambini. Negli ultimi due decenni, il numero di bambini vittime della tratta è cresciuto, rappresentando quasi un terzo di tutte le vittime identificate.
Helga Maria Schmid, Segretaria generale dell'Osce, ha sottolineato l'importanza dell'identificazione precoce e accurata delle vittime. L'Osce sta lavorando per fornire agli Stati gli strumenti necessari per adattarsi alle nuove forme di tratta e identificare rapidamente il crimine e le sue vittime. Kari Johnstone, Rappresentante speciale dell'Osce per la lotta alla tratta di esseri umani, ha affermato che le vittime costrette a commettere crimini sono spesso erroneamente perseguite come criminali piuttosto che essere riconosciute come vittime.
La Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani ci ricorda l'urgenza di combattere questa forma di schiavitù moderna. Le storie di sofferenza e riscatto delle vittime devono spingerci ad agire, per dare voce a chi non ne ha e per cambiare le loro storie, costruendo un futuro libero dallo sfruttamento e dalla tratta.
31/07/2024
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