Sono trascorsi cinque anni dalla scomparsa del ricercatore friulano Giulio Regeni, inviò un ultimo messaggio dall’Egitto, per poi venir ritrovato senza vita e con il corpo martoriato il ?3 febbraio 2016, nei pressi del Cairo.
Purtroppo, nonostante tutti questi anni passati, le ricerche fatte dalla magistratura e la posizione netta del governo italiano, che ha anche interrotto le relazioni diplomatiche con il Parlamento egiziano, la verità sulle cause che hanno portato all’omicidio di Regeni, non sono venute a galla, anzi rimangono un mistero. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, in coincidenza del triste anniversario, tramite una videoconferenza, ne ha discusso durante il Consiglio degli Esteri in Ue, dove ha comunicato ancora il suo impegno per far luce sui motivi e sui mandanti del truce omicidio. Intanto, il 29 aprile si svolgerà l'udienza preliminare davanti al gup di Roma per i quattro agenti dei servizi segreti che sono stati accusati del sequestro del ricercatore italiano, arrestati grazie all’impegno della Procura della Repubblica di Roma. Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica italiana, dichiara: “Ci attendiamo piena e adeguata risposta da parte delle autorità egiziane, sollecitate a questo fine, senza sosta, dalla nostra diplomazia”.
26/01/2021
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