La Repubblica del Kenya, da diversi giorni, è stata sconvolta da quello che è stato ribattezzato il “massacro di Shakaola”. Circa una decina di giorni fa, sono stati rinvenuti quattro corpi senza vita, poco prima di essere sepolti in una fossa comune, in una foresta nei pressi della città di Malindi. Le indagini della polizia hanno portando al rinvenimento di oltre 80 corpi ma il numero è destinato a crescere, essendo più di 110 le persone scomparse.
Per i media del Paese africano, le vittime apparterrebbero ad una setta religiosa “Good news international chuch”, la quale induceva gli adepti a morire di fame “per vedere Gesù”. ‘La Chiesa internazionale della buona novella’ era guidata dal pastore Paul Mackenzie Nthenge, già conosciuto alle forze dell’ordine per altre pratiche controverse: ritenuto il responsabile della strage, è stato portato in carcere e il 2 maggio verrà giudicato in tribunale.
William Ruto, il presidente del Kenya, ha dichiarato: “Questa storia è affine al terrorismo, chiunque utilizzi la religione per intenti criminali è un terrorista e il suo posto non è in chiesa, ma in prigione”.
26/04/2023
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