Si tratta di un momento di fondamentale importanza per la città di Venezia, che celebra quest’anno i 1600 anni dalla sua fondazione. La sua stabilità è stata a lungo messa a repentaglio dal passaggio delle grandi navi da crociera vicino al centro storico. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che ne sancisce lo stop, obbligandole ad approdare fuori dalla laguna.
“Una decisione giusta e attesa da anni: il Consiglio dei ministri approva un decreto legge che stabilisce che l’approdo definitivo delle Grandi Navi a Venezia dovrà essere progettato e realizzato fuori dalla laguna, come chiesto dall’UNESCO”, ha commentato il ministro della cultura, Dario Franceschini al termine del Consiglio dei ministri. E ha aggiunto: “Chiunque in questi ultimi anni sia passato a Venezia, cittadino italiano o del mondo, è rimasto sconvolto dal vedere queste navi lunghe centinaia di metri, alte come palazzi, passare in luoghi così fragili come il Canale della Giudecca o davanti San Marco. Per questo è molto importante la decisione del Consiglio dei Ministri di progettare e realizzare l’approdo definitivo delle navi fuori dalla Laguna come ha chiesto l’Unesco da tempo all’Italia”.
Quella delle grandi navi nel bacino di San Marco è stata per anni una presenza insostenibile, per l’impatto che simili colossi hanno sulle fragili fondamenta veneziane e sull’ambiente. Non sono isolati, inoltre, i casi di incidenti con le imbarcazioni locali, come la sfiorata la tragedia del 2019.
Ma non è tutto. Le grandi compagnie di crociere hanno scaricato quotidianamente orde di turisti che invadevano la città lagunare facendo esperienza di una Venezia eccessivamente mordi e fuggi, una modalità inadeguata in rapporto alla ricchezza di un patrimonio storico e artistico unico che merita di essere vissuto e compreso con attenzione. Un sistema da alto indotto economico ma altrettanto dannoso, sul quale non si è potuto fare a meno di riflettere nel momento dello scoppio della pandemia, quando la città si è trovata improvvisamente deserta e quasi tutte le sue attività sono cadute in una profonda crisi.
03/04/2021
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