L’assegnazione del premier Mario Draghi della delega alla ministra Fabiana Dadone delle Politiche Antidroga, già titolare delle Politiche Giovanili, ha sollevato un’accesa polemica da parte di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, del leader della Lega Matteo Salvini e di altri esponenti del centrodestra.
Questi contestano la scelta di Draghi, in quanto la Dadone, da sempre, è a favore della legalizzazione della cannabis. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto, nonostante ritenga una scelta positiva quella di assegnare ad un ministro la delega all’Antidroga, definisce “curioso” che fra le tante persone valide, sia stata preferita colei che ripetutamente ha appoggiato la liberalizzazione della cannabis, sottoscrivendo addirittura diverse proposte di legge.
Occhiuto ritiene che il governo, dovrebbe promuovere azioni che mirino a “prevenire, monitorare e contrastare il diffondersi delle tossicodipendenze e dell’alcool”. Al contrario la deputata Elisa Tripodi, del Movimento 5 Stelle, sostiene che la ministra Dadone, come nessun altro prima di lei, si occuperà in maniera ineccepibile, con impegno e rigore, delle politiche per contrastare il traffico degli stupefacenti. La Tripodi afferma: “Il Movimento insieme alla ministra Fabiana Dadone, si è sempre battuto in Parlamento contro la drammatica piaga dell’uso delle droghe e contro il traffico di stupefacenti da parte della criminalità organizzata e delle mafie che alimentano questo mercato.”
04/04/2021
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