Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, da tempo ritiene che la gestione dell’emergenza Covid da parte del ministro della Salute Roberto Speranza, sia stata fallimentare, tant’è che nei giorni scorsi, ha definito il ministro “inadeguato e incompetente”. La Meloni ha presentato una mozione di sfiducia per chiedere le sue dimissioni.
Fdi, per supportare la proposta, ha lanciato anche una petizione online, per dare voce alle migliaia di persone che non vogliono più che l’attuale ministro, continui ad occuparsi della loro salute. Come sottolineato da Arturo Scotto, coordinatore di Articolo Uno, secondo il regolamento del Senato, perché una mozione di sfiducia individuale, sia valida, occorrono 63 firme.
Oggi non sono più necessarie, in quanto, ieri pomeriggio, è stato reso noto che l’atto parlamentare è stato depositato. Così come prevede il regolamento, grazie alla “convergenza tecnica”, sono state raggiunte il totale di 33 firme e sono state depositate tre mozioni di sfiducia al ministro Speranza, responsabile, tra le altre cose di aver occultato “un report scomodo sulla gestione della pandemia”.
La prima mozione è stata presentata da Luca Ciriani, capogruppo a Palazzo Madama di Fratelli d'Italia, la seconda dal leader di Italexit Gianluigi Paragone e l’ultima da Mattia Crucioli, di Alternativa C'è, la componente formata dagli ex M5S, espulsi dal movimento per non aver appoggiato il governo Draghi, come richiesto da Beppe Grillo.
21/04/2021
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