Il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha chiuso il processo penale ai danni di Matteo Salvini, per il caso della nave “Gregoretti”. Il giudice, dopo aver analizzato gli elementi, dopo due ore di camera di consiglio nel carcere Bicocca, ha comunicato la sua decisione: “Il fatto non sussiste”.
L’ex ministro dell’Interno, in riferimento ai fatti successi nel luglio 2019, venne accusato sia di sequestro di persona di circa 130 migranti, tra cui dei minorenni, che di abuso d’ufficio, per aver impedito il loro sbarco, nonostante fosse già stato autorizzato nel porto di Augusta, in Sicilia.
Le accuse sono sempre state respinte dal leader del Carroccio, il quale in più occasioni, ha dichiarato di aver agito non solo “Per interesse del suo Paese”, ma che le sue scelte erano “Condivise dal governo”. Dopo il salvataggio della Guardia Costiera, le persone bisognose di cure urgenti vennero subito fatte scendere a terra, mentre per le altre “non si è verificata alcuna illecita privazione della libertà personale, perché erano in attesa della destinazione finale”.
Infatti, dopo alcuni giorni in cui i migranti rimasero sulla nave, durante i quali venne fatta a bordo un’ispezione delle condizioni igienico-sanitarie, arriva l’autorizzazione allo sbarco. Una parte dei migranti rimasero in Italia, i restanti vennero trasferiti nei Paesi europei, che accettarono di accoglierli.
Salvini, subito dopo la sentenza, ha dichiarato: “Questa giustizia dice che, un ministro che ha difeso la dignità e i confini dell'Italia, è un ministro che ha fatto il suo dovere. Sono contento, e ribadisco che farò la stessa cosa, qualora il popolo italiano mi darà nuovamente delle responsabilità di governo”.
16/05/2021
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