Transitare sulle autostrade della Liguria, da tempo significa ritrovarsi imbottigliati in file chilometriche, che si ripercuotono non solo sul turismo ma anche sull’economia. Questo perché, gli autotrasportatori diretti al porto di Genova, in più di un’occasione, sono arrivati con estremo ritardo, non potendo così imbarcare le merci.
Percorrere le principali arterie autostradali dalla A7, alla A10 e A12, è un vero incubo, ma la situazione peggiore riguarda la A26, dove ieri, gli enormi cantieri, hanno ancora una volta creato gravi disagi alla mobilità.
Proprio gli autisti dei Tir sono stati i protagonisti di una clamorosa protesta, i quali, esasperati delle maxi-code, sono scesi dai loro mezzi. Il coordinatore di Trasportounito, Giuseppe Tagnochetti, ha spiegato: “Abbandonare il proprio mezzo di trasporto, è un atto estremo”.
Ad innescare la protesta, è stato un camionista ormai fermo da diverse ore sulla A7 Genova-Milano. Di lì a poco, altri autisti di Tir, fermi anche loro da ore sotto il sole, si sono uniti, mettendo in atto una vera manifestazione. Sull’incubo autostrade è intervenuto anche Giovanni Toti, il presidente di Regione Liguria, dichiarando: “Dopo un’altra giornata di caos intollerabile, ho sentito l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
Domani, secondo la programmazione, si fermeranno molti cantieri, alcuni definitivamente. Ma fino a quando non cesseranno i lavori sulla galleria Ranco, tra Genova e Savona, opere giudicate urgenti e improcrastinabili, i disagi saranno enormi. Ho chiesto però ad Aspi, di cambiare il piano di lavori, lavorando solo la notte.”
02/07/2021
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