In Francia, il monitoraggio della curva epidemiologica, avvenuto nei giorni scorsi, ha rilevato una crescita esponenziale dei contagi, raggiungendo livelli impressionanti: in poco più di 24 ore, le persone risultate positive al Covid-19 sono state 18 mila, pari ad un incremento del 150% in una settimana.
Alla luce della drammaticità della situazione, Olivier Veran, il Ministro della sanità, ha comunicato alla popolazione che il Paese, a causa della variante Delta, è entrato ufficialmente nella “quarta ondata”. Per tentare di frenare l’espansione del virus, dai primi di agosto, il governo francese ha deciso di rendere obbligatorio il green pass anche per bar, ristoranti, pullman, aerei e alcuni centri commerciali più grandi. Però, coloro che rifiutano di vaccinarsi, possono ottenerlo dopo aver fatto un tampone che risulti negativo nelle ultime 48 ore.
Nonostante oltre il 76% dei francesi approvino la decisione del presidente Macron di imporre sia il green pass per accedere a ristoranti, cinema, musei e a tutti i luoghi di aggregazione, che l’obbligo di vaccinazione per alcune categorie, come gli operatori sanitari, una buona fetta di cittadini disapprova totalmente tali misure.
Infatti, in molte cittadine, tra cui Marsiglia, Strasburgo e Montpellier, per dimostrare la profonda contrarietà sono stati organizzati cortei pacifici in piazza. Invece a Parigi e a Lille, le manifestazioni hanno preso una piega differente, in quanto i partecipanti hanno dato vita a scontri violenti, tanto che la polizia, per interrompere i tafferugli, è dovuta ricorrere ai lacrimogeni.
25/07/2021
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