Il 5 febbraio si celebra la ‘Giornata nazionale dello spreco alimentare’, ricorrenza istituita nel 2014 per sensibilizzare sull’importanza di prevenire lo sperpero del cibo. Per l’occasione, la ‘Waste Watcher’ ha presentato il report “Il Caso Italia” 2023, evidenziando che, nell’anno passato, in Italia sono stati gettati oltre 27,252 chilogrammi di cibo a persona, pari a 524 grammi a settimana e 75 grammi al giorno.
Lo spreco alimentare, soprattutto in seguito alla pandemia, nel 2022 e rispetto all’anno precedente, ha subito un ridimensionamento pari al 12%. Su base media nazionale il maggior sperpero del cibo è registrato nei nuclei familiari senza figli con +38% e in quelli che vivono al Sud con +8%.
I principali alimenti che finiscono nell’immondizia sono: frutta, pane e verdure in genere. Lo spreco è anche causato dalla scarsa conoscenza della differenza tra le diciture ‘data di scadenza’ e ‘tmc’, ossia termine minimo di conservazione.
Il primo indica la data entro il quale il cibo deve essere consumato obbligatoriamente, il secondo è più un’indicazione, in quanto il consumo dopo alcuni giorni non comporta problemi per la salute.
04/02/2023
Inserisci un commento