La situazione a Lampedusa rappresenta una grave preoccupazione, e l'ONU chiede un meccanismo regionale di redistribuzione per affrontare questa sfida. Mentre l'UNHCR apprezza gli sforzi delle autorità italiane per decongestionare l'isola, è imperativo che l'Italia non affronti da sola il flusso di arrivi di migranti. L'ONU ha rinnovato la sua richiesta di un accordo regionale per il soccorso e la redistribuzione dei migranti che giungono via mare, basato sulla condivisione delle responsabilità e della solidarietà con gli Stati costieri.
Ruven Menikdiwela, capo dell'ufficio dell'ONU per i rifugiati a New York, ha esortato il Consiglio di Sicurezza a considerare la complessità geografica dei movimenti migratori, dalla loro origine nei paesi afflitti da conflitti, violenza, cambiamenti climatici, governance fragile e mancanza di sviluppo. Al centro di questo approccio c'è il riconoscimento del diritto di chiedere asilo alle frontiere senza essere respinti con violenza. È essenziale non impedire agli individui di cercare protezione in conformità al diritto internazionale. Inoltre, sono necessari sforzi rinnovati per creare percorsi migratori adeguati, legali e sostenibili al fine di preservare le economie e i sistemi sociali, fornendo accessi adeguati per i migranti e percorsi complementari per i rifugiati.
Menikdiwela ha fornito dati allarmanti, evidenziando che tra gennaio e settembre 2023, oltre 186.000 persone sono arrivate via mare in Europa meridionale, tra cui l'Italia, la Grecia, la Spagna, Cipro e Malta, con oltre 130.000 di esse giunte in Italia, registrando un aumento del 83% rispetto allo stesso periodo nel 2022. Inoltre, nel corso dello stesso periodo, più di 2.500 migranti hanno perso la vita o sono rimasti dispersi nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l'Europa, rappresentando un aumento significativo rispetto ai numeri del 2022.
L'appello dell'ONU richiede un'immediata azione internazionale per affrontare questa crisi umanitaria, sottolineando l'importanza della solidarietà tra le nazioni e la necessità di un approccio comprensivo per affrontare le sfide dei movimenti misti di rifugiati e migranti. L'Italia, pur essendo in prima linea, non può affrontare da sola questa sfida, e la comunità internazionale deve unirsi per trovare soluzioni sostenibili e umane per affrontare questa emergenza.
02/10/2023
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