Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, anche di terze parti. Cliccando su “Accetta”, proseguendo la navigazione, accedendo ad un’area del sito o selezionando un qualunque suo elemento, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta

Navigazione contenuti

Contenuti del sito

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI POPOLI INDIGENI: PARLA BORRELL

Immagine dell'articolo

Fare il punto sulle difficoltà che le popolazioni indigene incontrano oggi, a margine sociale e anche in difficoltà, come ilresto del mondo, causa pandemia.

Ne ha approfittato l'Ato rappresentante dell'Ue, Joseph Borrell, in occasione della Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo.

L'occasione particolare per rendere "omaggio alla resilienza e all'intraprendenza dei popoli indigeni di tutto il mondo".

"La risposta alla pandemia di COVID-19 ha colpito i popoli indigeni a livello globale. Ne ha messo a dura prova i diritti, in particolare l'accesso equo all'assistenza sanitaria, all'istruzione, alla terra e alle risorse naturali, e ne ha ulteriormente esacerbato l'emarginazione economica e la discriminazione esistenti", le parole di Joseph Borrel a ribadire come, ancor più in questo periodo, "nelle aree di foreste tropicali, gli interessi economici sono spesso prevalsi all'atto della modifica delle leggi, delle politiche e delle salvaguardie sociali e ambientali".

Borrell si è detto preoccupato dall'evolversi di numerose dimaniche esclusiviste: "Aumento dell'esclusione dei popoli indigeni dal processo decisionale, espansione dell'attività industriale, incremento dell'accaparramento dei terreni e del disboscamento illegale e recrudescenza della criminalizzazione e della violenza nei confronti dei difensori dei diritti umani dei popoli indigeni. Tali difensori rappresentavano quasi un terzo degli oltre 330 difensori dei diritti umani uccisi in tutto il mondo nel 2020. Molti di essi erano donne".

"La cultura, la lingua, la spiritualità e la politica, le economie e la sopravvivenza dei popoli indigeni sono legate alle loro terre. Dobbiamo onorare il loro rapporto con la natura e le terre ancestrali. Globalmente contribuiscono alla protezione di circa l'80% della biodiversità. La pandemia ha mostrato chiaramente che è giunto il momento di un nuovo contratto sociale", ha aggiunto.

"A tal fine l'UE continua a finanziare una serie di progetti nell'ambito dello strumento europeo per la democrazia e i diritti umani. Nel 2020 l'UE ha inoltre esteso il proprio contributo all'Indigenous Navigator, un sistema open source per la raccolta di dati a livello di comunità e uno strumento per la mappatura guidato dai popoli indigeni. Grazie alle sue relazioni tempestive, costituisce una risorsa inestimabile per valutare l'impatto della pandemia di COVID-19 sui popoli indigeni e prendere in considerazione misure volte a rimediare all'ingiustizia che devono affrontare".

10/08/2021

Inserisci un commento

Nessun commento presente

Ultimissime

24 APR 2025

L’ADDIO A PAPA FRANCESCO: FEDELI IN FILA PER L’ULTIMO SALUTO

A San Pietro anche i grandi della Terra

24 APR 2025

25 APRILE, TRA MEMORIA E LUTTO NAZIONALE

Una Festa della Liberazione in tono sobrio

23 APR 2025

TERREMOTO A ISTANBUL, PAURA NELLA MEGALOPOLI SUL BOSFORO

Scossa di magnitudo 6.2

23 APR 2025

PIAZZA SAN PIETRO SI RIEMPIE DI FEDELI

L’ultimo abbraccio a Papa Francesco

23 APR 2025

L’ULTIMO SALUTO A PAPA FRANCESCO

Il mondo si raccoglie in preghiera

18 APR 2025

SANITÀ, 2025 ANNO RECORD PER I NUOVI FARMACI

In arrivo 112 autorizzazioni Ema, il 31% sono antitumorali