Durante il vertice Arraiolos di Cracovia, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha ribadito la necessità urgente per l'Unione Europea di dotarsi di una difesa comune. In un contesto geopolitico sempre più complesso, l'Europa deve assumersi pienamente le responsabilità che le competono, rispondendo in modo tempestivo ed efficace alle sfide attuali, che spaziano dal clima alla sicurezza internazionale.
Mattarella ha evidenziato come l'Unione Europea sia chiamata a rafforzare la propria capacità militare, ritenendo questa riforma "indifferibile". Ha sottolineato che, secondo la Russia, l'UE non rappresenterebbe attualmente un ostacolo insormontabile, ma una Unione Europea dotata di adeguate capacità di difesa sarebbe in grado di costituire un deterrente efficace. Inoltre, il presidente ha chiarito che il rafforzamento della difesa comune non indebolirebbe la NATO, ma, al contrario, ne aumenterebbe la complementarietà e la forza.
Il discorso di Mattarella tocca un tema cruciale per il futuro dell'Europa: il rischio che gli stati vicini a potenze più grandi possano essere costretti ad allinearsi politicamente ed economicamente, o subire minacce di invasione. La sfida, secondo il presidente, non riguarda solo l'aumento della spesa militare, ma la capacità di sviluppare un sistema di difesa realmente efficace e integrato.
Uno dei maggiori ostacoli, infatti, risiede nella frammentazione delle Forze Armate dei 27 Stati membri dell'UE, che operano in modo disgiunto, con sistemi d'arma poco interoperabili e industrie militari spesso in competizione fra loro. Questa disorganizzazione limita la capacità dell'Europa di condurre operazioni complesse, che invece gli Stati Uniti sono in grado di affrontare con maggiore efficienza.
Mattarella ha sottolineato che, di fronte alle crescenti sfide globali, non è più sufficiente affidarsi unicamente agli Stati Uniti per la stabilità internazionale e la difesa del diritto internazionale. L'Europa deve acquisire capacità militari autonome, mantenendo al contempo una collaborazione stretta con gli alleati d'oltreoceano.
Infine, il presidente ha espresso la speranza che queste nuove capacità comuni non debbano mai essere messe in campo, sottolineando l'importanza di preservare la pace e la cooperazione internazionale. Tuttavia, ha ribadito che l'Unione Europea non può più permettersi di ignorare la necessità di una difesa comune, se vuole garantire la propria sicurezza e stabilità nel lungo termine.
13/10/2024
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