La protesta degli agricoltori italiani si intensifica, con una carovana di trattori proveniente dalla Valdichiana, tra il Senese e l'Aretino, che si dirige verso la capitale. Finora, una sessantina di veicoli agricoli ha già varcato i confini del Lazio, puntando verso Viterbo attraverso la strada Cassia. L'obiettivo dichiarato è portare la loro voce e le preoccupazioni direttamente a Roma, ma la situazione è fluida, con alcuni presidi in attesa di istruzioni dalla Questura di Roma prima di muoversi.
L'organizzatore del presidio toscano, Andrea Papa, ha condiviso i piani del corteo, che dovrebbe toccare località come San Quirico d'Orcia, Porsenna e Viterbo. Nel frattempo, Tonino Monfeli, coordinatore del presidio di Orte, ha dichiarato di aspettare le indicazioni ufficiali della Questura di Roma prima di decidere il percorso del loro presidio.
Danilo Calvani, leader del C.R.A. Agricoltori Traditi, ha spiegato che si tratta di un gruppo autonomo di agricoltori che pianificano di fermarsi a nord della Nomentana, evitando l'ingresso nel centro di Roma per mancanza di permessi. Calvani ha dichiarato di aver fornito alla polizia un numero approssimativo di circa duemila mezzi che parteciperanno alla protesta provenienti da diverse regioni italiane, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia. Tuttavia, il leader agricolo ha evidenziato le sfide organizzative legate alla logistica e all'accoglienza degli agricoltori provenienti da luoghi così distanti.
La polizia sta monitorando attentamente la situazione per garantire la sicurezza durante la protesta e per evitare disagi o disordini. Sono previsti servizi di controllo a Torre in Pietra, Valmontone, Formello e sulla strada Cassia per gestire al meglio il flusso dei trattori e dei manifestanti.
La protesta degli agricoltori, che si configura come un segnale forte di insoddisfazione e preoccupazione, rappresenta una sfida per le autorità e un richiamo all'attenzione sulle difficoltà del settore agricolo italiano. Resta da vedere come si svilupperanno gli eventi e se le istanze degli agricoltori saranno ascoltate dalle istituzioni.
05/02/2024
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