La tensione è palpabile nelle strade di Bruxelles, dove questa mattina era in programma l'avvio della conferenza 'National Conservatism', attirando relatori di spicco come il premier ungherese Viktor Orban, il leader conservatore francese Éric Zemmour e l'instancabile Nigel Farage, noto per il suo ruolo nella Brexit. Tuttavia, le saracinesche abbassate e il cordone di polizia all'ingresso del centro eventi Claridge nel municipio di Saint-Josse hanno interrotto bruscamente i piani dei partecipanti.
La decisione della polizia belga di revocare i permessi e chiedere la chiusura immediata della conferenza ha scatenato un'ondata di polemiche e reazioni indignate da parte degli organizzatori e dei partecipanti. Secondo quanto comunicato dagli agenti di polizia sul luogo, tale mossa è stata giustificata dalle possibili proteste anticipate da gruppi antifascisti nella capitale belga.
La situazione è stata resa ancora più complessa dai repentini cambiamenti di sede della conferenza, avvenuti ben tre volte nel giro di sole 48 ore. Gli organizzatori accusano il sindaco di Etterbeek di pressioni indebite sull'albergo Sofitel per annullare la prenotazione, costringendoli a trovare una nuova sede all'ultimo minuto.
Le reazioni dei principali protagonisti dell'evento non si sono fatte attendere. Nigel Farage ha espresso indignazione per l'interruzione della manifestazione politica, definendola una "vergogna" e sottolineando che rafforza la sua convinzione nella Brexit. Il sindaco Emir Kir ha emesso un decreto di divieto immediato della kermesse, citando l'ordine pubblico come motivazione principale, e dichiarando che l'estrema destra non è la benvenuta nei quartieri di Etterbeek, Bruxelles City e Saint-Josse.
Anche il premier ungherese Viktor Orban ha commentato la situazione, criticando la presunta mancanza di tolleranza della polizia belga nei confronti della libertà di parola e ricordando un episodio simile avvenuto nel 1988, quando, a suo dire, i comunisti cercarono di "metterlo a tacere".
La chiusura repentina della conferenza ha scatenato un dibattito acceso sulla libertà di espressione e sul ruolo delle autorità nel gestire eventi politici controversi. Mentre gli organizzatori della kermesse delle destre si preparano a valutare le loro opzioni legali, resta da vedere quali saranno le ripercussioni di questa tumultuosa giornata sulla scena politica europea.
16/04/2024
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