Nella piazza del quartiere Albergheria a Palermo, la solenne processione funebre ha visto la partecipazione commossa di centinaia di persone, unite nel dolore per la prematura scomparsa di Giuseppe La Barbera, giovane operaio vittima della tragica strage di Casteldaccia. La bara, accompagnata dai suoi colleghi dell'Amap, avvolta nella divisa gialla che simboleggia la loro dedizione al lavoro, ha percorso le vie fino alla chiesa del Carmine a Ballarò, dove è stata accolta da una folla commossa e solidale.
Tra le lacrime degli amici, dei parenti e dei residenti del quartiere, il prete, padre Pietro Leta, ha pronunciato parole di profondo dolore e indignazione durante l'omelia. "Siamo qui per chiedere al Signore, ma che è successo?", ha dichiarato, dando voce al sentimento di smarrimento e incredulità che pervade la comunità. "Non è Gesù che ha abbandonato Giuseppe", ha aggiunto, "siamo noi che siamo incapaci di garantire un lavoro dignitoso, un pezzo di pane".
Le parole del sacerdote hanno toccato nel profondo, portando alla luce una realtà cruda e inaccettabile: il pericolo che affrontano gli operai ogni giorno sul luogo di lavoro e la responsabilità collettiva di tutelare la dignità e la sicurezza di chi si impegna con onestà e dedizione. La morte di Giuseppe La Barbera diventa così un grido di dolore e di denuncia, un monito contro l'indifferenza e la negligenza che mettono a rischio vite umane.
L'ampia partecipazione alle esequie, con la presenza dei sindaci di Palermo e Casteldaccia, unitamente al presidente dell'Amap, sottolinea l'importanza di affrontare con determinazione e solidarietà le sfide che affliggono la nostra società. La tragedia di Giuseppe ha risvegliato la coscienza di una comunità, richiamandola all'importanza di difendere i valori fondamentali della dignità umana e della solidarietà.
Mentre la bara di Giuseppe La Barbera viene portata via dalla chiesa, avvolta nel dolore di chi lo ha amato e stimato, resta l'invito a non dimenticare il suo sacrificio e a lavorare insieme per costruire un futuro in cui nessuno debba perdere la vita per un lavoro dignitoso. In un abbraccio collettivo di dolore e speranza, la comunità di Ballarò si stringe intorno alla famiglia La Barbera, pronta a sostenerla nel difficile percorso di elaborazione del lutto e di ricerca di giustizia.
Così, mentre il silenzio cala sulla piazza, rimane vivo il ricordo di Giuseppe La Barbera, simbolo di una lotta che continua, affinché il suo sacrificio non sia stato vano e affinché ogni operaio possa lavorare con la certezza di tornare a casa sano e salvo ogni giorno.
13/05/2024
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