Martedì 28 maggio segna un tragico anniversario per la città di Brescia, un momento di ricordo e riflessione che si intreccia con l'attualità e la ricerca della verità. Esattamente cinquant'anni fa, alle 10:12 del mattino, una bomba nascosta in un cestino vicino a una colonna in marmo esplose durante una manifestazione sindacale in Piazza della Loggia, lasciando dietro di sé un bilancio devastante: otto morti e 102 feriti.
Le vittime di quella giornata di terrore rimangono vive nei ricordi e nei cuori dei bresciani: Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi in Milani, Alberto Trebeschi e sua moglie Clementina Calzari, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti e Vittorio Zambarda. In occasione di questo doloroso anniversario, la città si unisce per commemorare coloro che hanno perso la vita in quella tragica giornata.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atteso a Brescia per onorare le vittime e partecipare ai vari eventi commemorativi. Mattarella depositerà una corona di fiori davanti alla stele che ricorda le vittime e si incontrerà privatamente con i parenti delle persone decedute nell'attentato. Sarà poi proiettato il docufilm "10' e 12", che raccoglie immagini e fotografie della strage e dei funerali delle vittime, un tributo commovente alla memoria di coloro che non sono più con noi.
Tra i presenti in piazza ci sarà anche Franco Castrezzati, il coraggioso sindacalista che si trovava sul palco quella tragica mattina e che ora, a 98 anni, continua a testimoniare il suo dolore e la sua determinazione nel perseguire la verità e la giustizia.
Ma mentre la città si prepara a commemorare il passato, la Strage di Piazza della Loggia torna anche in aula di giustizia. Il tribunale dei Minori sarà il palcoscenico del processo a Marco Toffaloni, uno dei presunti esecutori materiali dell'attentato, insieme a Roberto Zorzi. Toffaloni, all'epoca diciassettenne, sarà giudicato per il suo presunto coinvolgimento nell'atto terroristico che ha sconvolto la città mezzo secolo fa.
Toffaloni, ora cittadino svizzero, e Zorzi, residente negli Stati Uniti, sono stati entrambi collegati a un gruppo veneto legato a Ordine Nuovo e a Carlo Maria Maggi, uno dei responsabili condannati per la strage di Brescia. Mentre Maggi è deceduto, Maurizio Tramonte, un altro membro del gruppo, sta attualmente scontando l'ergastolo. Tramonte ha recentemente dichiarato la propria innocenza attraverso la figlia all'ANSA, ma la ferita inferta alla città di Brescia e alle famiglie delle vittime rimane aperta e irrimediabile.
Questo anniversario della Strage di Piazza della Loggia è un momento per ricordare, per onorare le vittime e per riaffermare il nostro impegno per la verità e la giustizia. La memoria delle vittime continuerà a guidarci nel nostro cammino verso un futuro di pace e riconciliazione.
28/05/2024
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