Questa settimana, Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, è al centro della copertina dell'Economist, condividendo lo spazio con Ursula von der Leyen e Marine Le Pen. Il prestigioso settimanale britannico dedica la sua attenzione a queste tre donne, identificate come figure decisive per plasmare il futuro dell'Europa. L'immagine simbolica raffigura Meloni tra la presidente della Commissione Europea, von der Leyen, e la leader del Rassemblement National francese, Le Pen, suggerendo tre differenti approcci per affrontare il dilemma del populismo in Europa.
L'Economist sottolinea la necessità di una leadership forte e unitaria in un'Europa che affronta sfide senza precedenti. La copertina richiama un editoriale e un articolo approfondito che esaminano le posizioni e le potenziali influenze di queste tre leader. In particolare, il settimanale britannico esprime il suo endorsement per un secondo mandato di von der Leyen, descrivendola come "una conservatrice tedesca razionale" che ha saputo guidare efficacemente la risposta collettiva dell'UE all'aggressione di Putin e promuovere la cooperazione europea in un momento cruciale.
Giorgia Meloni è descritta come una possibile alleata chiave per von der Leyen nella prossima coalizione post-elettorale dell'UE. Pur riconoscendo le critiche e le riserve espresse da varie forze politiche europee riguardo al suo avvicinamento a von der Leyen, l'Economist elogia Meloni per la sua posizione ferma sull'immigrazione illegale e il sostegno all'Ucraina, distinguendola da altri esponenti della destra populista. Viene riconosciuta la sua leadership pragmatica in Italia, suggerendo che non dovrebbe essere esclusa dal mainstream politico europeo.
Marine Le Pen, al contrario, viene vista con maggiore scetticismo dall'Economist. Nonostante i tentativi di riformare la sua immagine e le recenti correzioni di rotta, Le Pen è ancora accusata di xenofobia e legami sospetti con Mosca. La sua possibile ascesa alla presidenza francese è considerata una minaccia significativa per l'Europa.
L'articolo conclude enfatizzando il ruolo cruciale di Meloni nel futuro politico dell'Europa. Il settimanale avverte che, se Meloni non vedrà vantaggi nel collaborare con il centro, potrebbe essere tentata di avvicinarsi ulteriormente a Le Pen. Questo scenario, considerato indesiderabile, sottolinea l'importanza di coinvolgere Meloni in una larga coalizione a Bruxelles per evitare che si sposti verso posizioni più estremiste.
L'endorsement dell'Economist a von der Leyen e l'apertura di credito a Meloni riflettono un tentativo di bilanciare il pragmatismo con la necessità di contenere le forze populiste euroscettiche in ascesa. In un'Europa alle prese con le minacce della Russia di Putin e il possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, la leadership unitaria e strategica diventa essenziale per il futuro del continente.
31/05/2024
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