A due giorni dal ballottaggio del 7 luglio, la Francia si trova in un clima di crescente tensione e violenza politica. Marine Le Pen e il suo partito, il Rassemblement National (RN), puntano alla maggioranza assoluta, ma le strade francesi sono infiammate da aggressioni e provocazioni.
Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha denunciato 51 attacchi a candidati e attivisti sia di destra che di sinistra. Tra gli aggrediti c'è anche Prisca Thevenot, portavoce del governo, la cui squadra è stata attaccata mentre affiggeva manifesti a Meudon. Darmanin ha dichiarato che gli aggressori appartengono a profili molto diversi, inclusi attivisti politici estremisti di entrambe le fazioni. Ha aggiunto che sono già stati effettuati una trentina di arresti.
L'Appello di Mbappé e la Mobilitazione della Gendarmeria
Il celebre calciatore Kylian Mbappé ha fatto un appello urgente al voto, esortando i cittadini a non lasciare la Francia "in mano a certa gente". Questo appello arriva mentre il ministro dell'Interno ha disposto uno schieramento di 30.000 tra poliziotti e gendarmi per prevenire possibili violenze post-elettorali, con 5.000 agenti solo a Parigi.
Le Speranze e i Timori per il Rassemblement National
Nonostante le tensioni, Le Pen e Jordan Bardella sono fiduciosi di poter raggiungere la maggioranza assoluta, nonostante un recente sondaggio Ifop suggerisca che il RN si attesterà tra 210 e 240 seggi, ben lontani dalla soglia dei 289 necessari. La composizione del nuovo parlamento potrebbe portare a scelte inedite, come una coalizione senza le estreme o addirittura un governo tecnico, ipotesi questa talmente inusuale in Francia da spingere il quotidiano Le Figaro a spiegare i precedenti italiani ai suoi lettori.
Prospettive di Governabilità
Le tensioni politiche non risparmiano nemmeno gli schieramenti. Il Nuovo Fronte Popolare, che potrebbe ottenere tra 170 e 200 seggi, è in fermento dopo la defezione di François Ruffin, che ha lasciato La France Insoumise in disaccordo con il leader Jean-Luc Mélenchon. Marine Tondelier dei Verdi potrebbe diventare un elemento chiave per una possibile coalizione.
D'altra parte, Macron e il premier Gabriel Attal invitano alla formazione di una coalizione ampia, che includa anche i comunisti, ma questa opzione richiede la non belligeranza di La France Insoumise, il che sembra improbabile al momento.
La Francia si avvicina al secondo turno delle elezioni in un clima di grande incertezza e tensione. Con le forze dell'ordine pronte a intervenire e le dichiarazioni accese dei leader politici, il risultato elettorale potrebbe portare a scenari di difficile governabilità. Sarà cruciale vedere come i francesi risponderanno all'appello al voto e quali saranno le configurazioni politiche emergenti dopo il ballottaggio.
05/07/2024
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