Ha preso il via il vertice del G20 a Rio de Janeiro, con i leader delle maggiori economie mondiali riuniti sotto il motto "Building a just world and a sustainable planet". Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha accolto le delegazioni con un appello alla giustizia sociale e alla sostenibilità, evidenziando l'urgenza di affrontare questioni globali come fame, povertà e transizione energetica.
L’appello di Lula: “Un’alleanza globale contro fame e povertà”
Nel suo intervento alla prima sessione, Lula ha posto l’accento sull’allarmante numero di persone malnutrite nel mondo: “Secondo la FAO, nel 2024 saranno 733 milioni. In un pianeta che produce quasi sei miliardi di tonnellate di cibo l’anno, questo è inaccettabile.” Il presidente brasiliano ha sottolineato come fame e povertà non siano frutto di scarsità di risorse, ma di decisioni politiche e disuguaglianze sistemiche.
Lula ha annunciato il lancio di un’alleanza globale contro fame e povertà, un’iniziativa che ha già ottenuto l’adesione di 81 Paesi, 26 organizzazioni internazionali e numerose istituzioni finanziarie e ONG. “Questa sarà l’eredità più grande della nostra presidenza del G20,” ha dichiarato.
Meloni: l’impegno dell’Italia contro la fame e per la transizione energetica
La presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, è intervenuta portando i contributi dell’Italia in tema di sicurezza alimentare, sviluppo sostenibile e transizione energetica, evidenziando l’importanza del Piano Mattei per l’Africa. “L’Italia è storicamente in prima linea per garantire la sicurezza alimentare. Con iniziative come l’Apulia Food System Initiative, vogliamo rafforzare i sistemi alimentari africani rendendoli più resilienti e sostenibili,” ha dichiarato.
Meloni ha confermato l’adesione dell’Italia all’alleanza globale contro fame e povertà promossa da Lula, ricordando il ruolo centrale di Roma, sede delle tre agenzie agroalimentari dell’ONU (FAO, PAM e IFAD). Inoltre, ha sottolineato i progressi italiani nel settore energetico con progetti come Energy for Growth in Africa, mirati a promuovere l’energia pulita nel continente africano.
Riforma della governance globale e sfide geopolitiche
Tra gli altri temi in agenda, la modernizzazione delle istituzioni internazionali, come l’ONU e il FMI, è al centro del dibattito. L’obiettivo è garantire una rappresentanza più equa dei Paesi emergenti, riflettendo meglio l’attuale equilibrio economico globale.
Le discussioni sono complicate dalle divergenze geopolitiche, in particolare sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Durante il vertice, i leader del G7, sotto la guida dell’Italia, hanno riaffermato il sostegno all’Ucraina, condannando la Russia come principale ostacolo a una pace duratura.
Prospettive per il futuro
Il G20 di Rio de Janeiro, primo dopo il ritorno alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump, si concluderà domani con una sessione dedicata allo sviluppo sostenibile e alla transizione energetica. Successivamente, Meloni si recherà a Buenos Aires per incontrare il presidente argentino Javier Milei, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni bilaterali.
Mentre i lavori proseguono, il summit rappresenta un’opportunità unica per trasformare impegni in azioni concrete, contribuendo a costruire un mondo più equo e sostenibile.
18/11/2024
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