In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito con forza un principio fondamentale: l'affermazione dei diritti delle persone con disabilità è un indicatore della civiltà di una nazione. Con il motto "Nulla su di noi, senza di noi", Mattarella ha sottolineato che nessuna decisione riguardante le persone con disabilità può essere presa senza il loro coinvolgimento attivo.
Questa giornata, ha dichiarato il Presidente, offre l'opportunità di riflettere sui progressi compiuti nel garantire l'eguaglianza sancita dalla Costituzione italiana. La Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 ha aperto la strada a un nuovo approccio, ma c'è ancora molto da fare per accogliere pienamente le diversità e superare il ritardo della comunità nel riconoscerle.
La riforma italiana sulla disabilità punta su tre assi principali: vita indipendente, progetti personalizzati e inclusione lavorativa. Tuttavia, l'attuazione di queste politiche richiede uno sforzo continuo da parte di istituzioni, società civile e delle stesse persone con disabilità, che devono essere protagoniste attive del cambiamento.
Locatelli: "Valorizzare ogni persona rende più forti le comunità"
Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità, ha evidenziato l'importanza di investire nei talenti e nelle competenze di ogni individuo, non solo per migliorare la qualità della vita personale ma anche per rafforzare l'intero Paese. "Dobbiamo passare da un sistema assistenzialista alla piena valorizzazione di ogni persona", ha dichiarato la ministra durante l'Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.
L'inclusione lavorativa è centrale in questa visione: garantire opportunità di lavoro alle persone con disabilità non è solo un atto di giustizia sociale, ma anche un potente motore per lo sviluppo economico. Locatelli ha inoltre posto l'accento sulla necessità di sostenere i caregiver familiari, sottolineando che presto sarà presentata una proposta per offrire tutele specifiche a chi si dedica alla cura di familiari con disabilità.
Un cambio di prospettiva: il "Progetto di vita"
Il cuore della riforma è il "Progetto di vita", che mette la persona al centro delle politiche e dei sostegni. Questo approccio punta a garantire non solo il rispetto dei bisogni individuali, ma anche il diritto di scegliere liberamente come vivere la propria vita, in linea con i principi della Convenzione Onu.
In un contesto in cui le famiglie con persone con disabilità affrontano spesso difficoltà economiche maggiori, la ministra ha evidenziato la necessità di servizi innovativi e flessibili, capaci di rispondere anche alle esigenze familiari.
Verso una società inclusiva
Le parole di Mattarella e Locatelli tracciano un percorso chiaro verso una società più equa e inclusiva. Tuttavia, la strada è ancora lunga e richiede l'impegno di tutti: istituzioni, comunità e singoli cittadini. Solo attraverso un cambiamento culturale profondo e un'azione collettiva sarà possibile garantire a ogni persona il diritto a una vita piena e partecipata.
In definitiva, come sottolineato dal Presidente della Repubblica, "l'inclusione si nutre di scelte quotidiane". Sta a tutti noi fare in modo che queste scelte siano guidate dai valori di uguaglianza, dignità e rispetto.
03/12/2024
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