L’articolo 21 della Costituzione stabilisce che ogni cittadino ha il diritto di manifestare il proprio pensiero anche se nessuno è autorizzato ad offendere la sensibilità altrui, e la stampa non può essere limitata da censure e autorizzazioni. La manifestazione delle proprie idee e il diritto alla satira, non di rado, vengono interpretati come un insulto e denunciati dai soggetti al centro della critica.
I dati resi noti, ad inizio dicembre, dal Ministero dell’Interno e elaborati dal “Centro di coordinamento degli atti intimidatori verso i giornalisti”, ha evidenziato che, nei primi nove mesi del 2022, le minacce denunciate dai professionisti sono state 84, il 48% in meno all’anno precedente quando furono in tutto 162.
Nonostante il dato sembri positivo, l’organizzazione non governativa ‘Ossigeno per l’informazione’, riporta che, in realtà, i giornalisti che nel 2022 hanno subito atti intimidatori sono cresciuti del 100%, attestandosi a 564 contro i 288 dello scorso anno, ma le denunce presso le autorità competenti sono state semplicemente inferiori.
28/12/2022
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