La città di Torino è diventata il palcoscenico di vivaci proteste durante il G7, con tensioni che hanno coinvolto manifestanti e forze dell'ordine. La manifestazione degli antagonisti contro il G7 ha visto scontri con la polizia, culminati nell'uso di idranti e lacrimogeni per disperdere i partecipanti.
Il corteo, composto principalmente da militanti del centro sociale Askatasuna e collettivi studenteschi, è stato respinto con decisione dalle autorità mentre cercava di avanzare lungo via Po, una delle strade principali della città. I manifestanti, oltre un centinaio, hanno cercato di raggiungere la piazza Castello, dove si teneva la cena delle delegazioni del summit, ma sono stati bloccati dalla polizia che ha impedito loro l'accesso.
L'obiettivo dichiarato del corteo era disturbare i potenti del mondo nei loro alloggi e nelle loro attività, esprimendo così il loro dissenso nei confronti del G7 e delle politiche da esso promosse. Tuttavia, gli scontri con le forze dell'ordine hanno portato a una rapida escalation della situazione, con alcuni manifestanti che hanno attaccato gli agenti con aste e bastoni, scatenando la reazione delle autorità.
Parallelamente, altri attivisti hanno agito in modo simbolico, rimuovendo uno striscione di Extinction Rebellion dal tetto della facoltà di biologia di Torino. Questo gesto di protesta si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazioni contro il G7 e le sue politiche ambientali, che alcuni gruppi ritengono non sufficientemente incisive nella lotta contro il cambiamento climatico e la crisi ecologica.
Intanto, a Venaria Reale, sede della riunione ministeriale del G7 Ambiente, Energia e Clima, il ministro Gilberto Pichetto ha ribadito l'impegno del summit nei confronti della protezione dell'ambiente e della lotta al cambiamento climatico. Pichetto ha sottolineato l'importanza della cooperazione internazionale e di un approccio pragmatico per affrontare le sfide legate alla sicurezza energetica e alla tutela dell'ambiente.
Le manifestazioni e i presidi contro il G7 proseguono, con attivisti che annunciano nuove iniziative a Torino e Venaria. L'obiettivo è quello di far sentire la voce della protesta e di mettere in discussione le politiche dei leader mondiali riuniti al summit.
Mentre le autorità si preparano ad affrontare ulteriori proteste, la tensione resta alta in città, con la popolazione divisa tra chi sostiene le manifestazioni e chi le condanna per i disordini che generano. In questo clima di fermento sociale, resta da vedere quale sarà l'esito delle mobilitazioni contro il G7 e quali risposte verranno date dalle istituzioni alle richieste di cambiamento avanzate dagli attivisti.
29/04/2024
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