"Non sono stat elibere e corrette, anzi, sono state falsificate". Questa la motivazione messa nera su bianco che ha spinto l'Europa a non risocnoscere come valide le elezioni che si sono svolte in Bielorussia il 9 agosto.
Dalla videoconferenza che si è tenuta ieri, è emerso chiaro e forte questo messaggio.
Parole forti quelle pronunciate dai Presidenti del Consiglio Europeo Charles Michel e della Commissione Ursula von der Leyen.
A settembre, unitamente al summit sulla Turchia, si farà un ulteriore punto sulla questione bielorussia tirando le somme.
20/08/2020
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