Da Varvavia un secco "no" al RecoveryFund.
A battere i pugni sul tavolo è il premier polacco Mateusz Morawiecki che in una lettera all'Unione europea chiede ciarezza sul meccanismo che lega il fondo al rispetto per lo stato di diritto.
"La Polonia non può accettare una tale versione dei meccanismi che favoriscono la preminenza dei criteri politici e arbitrari sulla valutazione del merito", ha ribadito sui social.
Un segnale importante tanto all'Unione quanto ai Paesi che hanno "accettato" il meccanismo.
Il veto sul fondo ha creato non poco scompiglio, tanto in Polinia quanto in tutta l'Europa.
Come Orban nei giorni scorsi, dunque, Morawiecki ufficializza la posizione della Polonia di un Paese che, conti alla mano, segue potrebbe beneficiare facilmente del fondo possedendo tutte le credenziali necessarie.
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