Nella fase dell'attuazione del decreto ristori, in esame in queste ore al Senato, è stato approvato un emendamento che va a regolamentare le imposizioni riguardanti i contributi a fondo perduto, i crediti di imposta e le varie indennità percepite a causa della pandemia da covid 19, quindi detassati totalmente; l'agevolazione è estesa anche all'imposta IRAP di imprese e lavori autonomi.
Il nuovo articolo inserito dispone che i contributi e le indennità di qualsiasi natura erogati “in via del tutto eccezionale”, per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da corona virus, aggiuntivi e diversi da quelli presenti anteriori al 31 Gennaio 2020, a prescindere dall'ente erogante, non concorrono alla formazione di redditi imponibili ai fini dell'imposizione diretta e dell'imposta regionale per le attività produttive.
Molti di questi contributi, al momento della loro emanazione, risultavano già esclusi da tassazione, ma l'emendamento toglie ogni dubbio al fine di dare valenza interpretativa del provvedimento.
Peraltro, è previsto anche che i contributi e le indennità non debbano essere considerati nemmeno ai fini della deducibilità degli interessi passivi, di cui all'art. 61 del Tuir e per la determinazione del rapporto di deducibilità dei costi e delle spese, di cui al comma 5 dell'art. 109 del Tuir.
L'applicazione rispetta i limiti e le condizioni previsti dalla comunicazione della Commissione Europea, relativa al Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del covid 19.
16/12/2020
Inserisci un commento