Donald Trump, il presidente uscente degli Stati Uniti d’America, prima di lasciare definitivamente la Casa Bianca, come annunciato, ha firmato il perdono a 143 persone, di cui 73 hanno ricevuto la grazia e 70 hanno ottenuto una commutazione di pena.
Nelle ore precedenti alla divulgazione dei nomi, vi era stata anche una sorta di toto scommessa, ritenendo plausibile che Trump, avrebbe graziato non solo se stesso, alcuni membri della sua famiglia e Rudolph Giuliani, il suo avvocato, ma inaspettatamente ciò non si è verificato; se fosse accaduto, sarebbe stata la prima volta nella storia.
Fra le innumerevoli persone che hanno ricevuto il perdono, ha fatto molto discutere la presenza di diversi politici corrotti, evasori fiscali, truffatori e addirittura due rapper accusati di detenzione illegale di armi da fuoco. A sorpresa, è stato graziato l’imprenditore fiorentino Tommaso Buti.
L’italiano, indagato per frode negli Stati Uniti, venne arrestato su richiesta della magistratura americana e fu processato e prosciolto nel 2007 in Italia. Il presidente Trump spiega che l’inchiesta su Buti, non portò mai un’estradizione e ad una condanna negli Stati Uniti, per cui ha deciso di graziarlo “per liberarlo dall'ingiustizia che avrebbe continuato a patire, se fosse stato costretto a subire un secondo processo, sugli stessi fatti per cui era già stato giudicato”.
20/01/2021
Inserisci un commento