Dal 1° febbraio molte regioni d’Italia sono in zona gialla, anche se alcune, a causa dell’aumento dei contagi, rischiano di tornare velocemente in rossa. L’ultimo Dpcm emanato dal governo Conte, non ha previsto sostanziali differenze tra la zona gialla e quella arancione. Infatti, anche in gialla, non sono consentiti gli spostamenti tra le regioni.
Se il Dpcm del 14 gennaio, ha stabilito che molte norme scadranno il 5 marzo, per quanto riguarda gli spostamenti e la riapertura delle piste da sci, il limite è stato fissato per il 15 febbraio. In questi giorni d’incertezza per l’Italia, che a causa della crisi di governo, il Presidente Mattarella ha dovuto incaricare un nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi, il problema degli spostamenti è passato in secondo piano.
L’insediamento del nuovo premier prevede dei tempi obbligatori che non garantiscono che l’Italia possa avere un nuovo governo in tempi brevissimi. Sulla questione però, potrebbe ancora esprimersi Giuseppe Conte ma, se non arrivasse nessuna comunicazione, venendo a mancare un provvedimento dell’esecutivo, dal 15 febbraio, gli spostamenti tra le regioni non sarebbero più vietati.
Al momento sono consentiti solo per ragioni di lavoro, necessità, salute o per far ritorno nella propria residenza, domicilio o abitazione, comprese le seconde case. Invece sulla questione degli impianti sciistici è intervenuto direttamente il Cts, il Comitato tecnico scientifico, che ha dato parere positivo per la riapertura di quelli situati in zona gialla.
05/02/2021
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