Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia delle dimissioni di Nicola Zingaretti. L’annuncio totalmente inaspettato, anche dai componenti del suo stesso partito, è stato comunicato tramite Facebook dal segretario del Pd.
“Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid. C’è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni”.
La crisi di governo avviata da Renzi ha dato vita a tutta una serie di eventi a catena: prima le dimissioni dell’ex Presidente del Consiglio Conte e la conseguente nascita di un nuovo governo con Mario Draghi alla guida, poi la scissione nel Movimento 5 Stelle, dopo la sostituzione di Domenico Arcuri da commissario per l’emergenza Covid e adesso l’annuncio di Zingaretti.
Di tutti questi incredibili avvenimenti che hanno creato molto fermento all’interno della scena politica italiana, se per i più lungimiranti, i primi tre erano quasi prevedibili, l’annuncio delle dimissioni di Zingaretti era impensabile. Dalle parole del presidente della regione Lazio, emerge molto rammarico e amarezza.
Nonostante sia subentrato all’interno del Pd, in un momento di forte indebolimento del partito in seguito all’uscita di Renzi dallo stesso, dopo soli due anni da segretario, ha deciso di dire basta ai continui attacchi anche da parte di chi “ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto”. Tante le reazioni di pura incredulità dai diversi schieramenti politici. In molti gli chiedono di ripensarci, ma c'è anche chi suppone che all’orizzonte, vi sia la candidatura a sindaco di Roma.
06/03/2021
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