Molti li hanno già ribattezzati "camici ribelli".
Si tratta dei medici di base che rifiutano di vaccinare i propri pazienti.
Contro di loro è insorto il Codacons, presentando un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia.
Secondo l'associazione, sono in aumento le segnalazioni e i casi di medici di famiglia che rifiutano di somministrare il vaccino anti-Covid.
Si tratta, scrive in una nota il Codacons, di "una situazione che ritarda l’intero piano vaccinale italiano e potrebbe avere ripercussioni sul piano penale".
"Rifiutare le vaccinazioni potrebbe costituire infatti ipotesi penalmente rilevanti come l’interruzione di pubblico servizio, e aprire la strada a provvedimenti disciplinari che potrebbero portare i medici ribelli ad essere esclusi dal Servizio Sanitario Nazionale - scrive ancora l'associazione -. Non solo. I medici hanno anche il dovere di segnalare alle Asl i pazienti fragili che, seppur non inseriti nel piano vaccinale, necessitano di vaccinazione. Dovere che nel Lazio è diventato un obbligo come stabilito dalla delibera regionale secondo cui all’elenco degli aventi diritto al vaccino “vanno aggiunti i soggetti identificabili come eleggibili esclusivamente a seguito di valutazione clinica del professionista”. Richiesta che tuttavia i medici stanno rifiutando".
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