Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro sette alti funzionari russi, tra cui il capo dei servizi segreti, in risposta all’avvelenamento e alla detenzione dell’oppositore Aleksei Navalny. Si tratta della prima iniziativa forte contro Mosca da quando Joe Biden si è insediato alla Casa Bianca ed è stata intrapresa in coordinamento con gli alleati nell’Ue, a sottolineare ulteriormente la discontinuità con l’amministrazione di Donald Trump.
"Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti nei confronti di individui e organizzazioni russe sono “assolutamente inaccettabili”, causano un significativo danno alle relazioni che già sono in condizioni deplorevoli”, lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass, definendo le sanzioni, in particolare legate all’avvelenamento e incarcerazione del leader dell’opposizione Alexei Navalny, “nient’altro che interferenza negli affari interni russi”.
11/03/2021
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