L’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) ha diffuso una nuova mappa della qualità dell’aria urbana. Le città sono state classificate sulla base dei livelli medi di particolato fine (PM2,5) degli ultimi due anni.
Delle 323 località presenti nella mappa, solo 127 hanno una qualità dell'aria classificata come buona, ovvero al di sotto di 10 microgrammi per metro cubo d’aria (10 µg/m3), paramentri fissati dall’Oms.
L’Unione europea ha fissato un valore limite annuale per il PM2,5 pari a 25 µg/m3. La mappa dell'Aea considera dunque la qualità dell’aria a lungo termine molto scarsa quando i livelli di PM2,5 sono pari o superiori a tale soglia.
Come riporta The Guardian, l’esposizione a lungo termine al PM2,5 causa malattie cardiovascolari e respiratorie: “Sebbene negli ultimi dieci anni si sia registrato un netto miglioramento della qualità dell’aria in Europa, dall’ultima valutazione annuale effettuata emerge che nel 2018 l’esposizione al particolato fine ha causato circa 417mila morti premature in 41 Paesi europei", spiegano gli esperti di Aea. Purtroppo ben quattro si trovano in Italia: decima posizione per Pavia, con una concentrazione di particolato di 22,9; al nono posto Brescia; al quarto Vicenza; per non parlare del secondo posto di Cremona.
24/06/2021
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