Il 21 Aprile come ogni anno apre al pubblico il Roseto Comunale di Roma in Via di Valle Murcia nella zona del Circo Massimo.
Un evento speciale che si presenta in ricorrenza del compleanno di Roma e che combacia anche con il giorno di Pasqua.
Una giornata da trascorrere all’aria aperta passeggiando in un luogo incantato fra storia, cultura, e bellezza.
Tra profumi inebrianti e colori variegati che fanno riferimento a questa antica pianta dalla bellezza elegante e misteriosa, ritenuta simbolo di perfezione, purezza e amore.
I vialetti che suddividono le aiuole creano il disegno della Menorah in ricordo del cimitero ebraico che un tempo ergeva e come atto di ringraziamento verso la comunità ebraica che diede l’autorizzazione di ricreare il roseto dopo lo spostamento del cimitero ebraico al Verano.
Un luogo sacro dove in antichità venne innalzato anche un tempio dedicato a Flora, la famosa dea della primavera, dei fiori e della fioritura.
L’area ha più o meno una grandezza di 10.000 metri quadri e contiene all’incirca 1.100 varietà di rose provenienti da tutto il mondo, suddivise in categorie, dal periodo più antico ad oggi.
Ognuna con un etichetta identificativa.
Tra le più rinomate troviamo :
LE ROSE DAMASCENE
La più profumata in assoluto, la cui essenza ancora oggi viene utilizzata per la creazione di profumi.
Pare che Omero la menzionò nell’Iliade e nell’Odissea , mentre la poetessa Saffo la definì “la regina dei fiori “.
LE ROSE GALLICHE
Una rosa considerata rara, inserita nella lista delle piante protette.
Una pianta officinale dalle proprietà curative coltivata a scopo medico e che venne apprezzata anche da Plinio il Vecchio.
LE ROSE MUTABILIS
La cui caratteristica così come dice il nome stesso è di mutare nei colori passando dall’arancio al rosso, dal violetto al rosa .
Un esemplare che venne introdotto in Italia nel 1700, e che venne amato dal Principe Borromeo esperto di botanica che la introduce nell’Isola Bella sul lago Maggiore.
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