Dopo mesi in cui in Cina, tutto sembrava essere tornato ad un’apparente normalità, il Paese è nuovamente in allerta. Se nel 2020, Wuhan è saltata agli onori della cronaca per essere la città in cui ha avuto origine il Covid, in questi giorni, un nuovo e preoccupante focolaio è scoppiato nella zona di Nanchino, dove sono stati registrati 206 nuovi casi di variante Delta.
In pochissime ore, il nuovo ceppo si è propagato oltre che a Pechino, anche in cinque province e in circa 13 città. La nuova ondata di contagi sembra essere partita da un gruppo di lavoratori aeroportuali, risultati positivi dopo aver pulito un aereo proveniente dalla Russia.
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il governo cinese ha comunicato che, nonostante fossero in atto rigide chiusure, la variante Delta è riuscita comunque ad entrare, e, attualmente, la situazione risulta essere particolarmente grave.
Per cercare di limitare il diffondersi dell’epidemia, nonostante il numero dei casi non sia ancora a livelli catastrofici, oltre 41 mila persone residenti nella provincia di Jiangsu, la cui capitale è Nanchino, dovranno rimanere in casa, più di 9 mln di persone, che vivono nelle città limitrofe, sono state sottoposte ai test molecolari e, fino all’11 agosto, i voli dall’aeroporto di Nanchino sono stati annullati.
Le autorità cinesi hanno reso noto che sono state inoculate oltre 1,6 miliardi di dosi di vaccino e prevede, entro la fine dell’anno, di immunizzare completamente l’80% della popolazione.
02/08/2021
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