In Guinea è stato rilevato il primo caso del raro virus ‘Marburg’, che fece la sua prima apparizione nell’omonima cittadina tedesca, nel 1967. Qui si verificò il primissimo focolaio, dopo che alcuni dipendenti di un laboratorio, vennero contagiati da scimmie Grivet, provenienti dall’Uganda.
Le autorità sanitarie hanno comunicato che il virus fa parte dello stesso ceppo dell’Ebola, che fino a due mesi fa era presente nello stesso Paese africano, a causa dell’epidemia scoppiata all’inizio del 2021. L’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ne ha confermato la presenza in seguito alle analisi di campioni prelevate da un paziente colpito da una febbre emorragica, poi deceduto, e che sono state analizzate da due laboratori in Guinea.
Il virus di Marburg è altamente infettivo e inizia senza preavviso, manifestandosi con malessere, mal di testa, convulsioni e febbre alta. Il tasso di mortalità può arrivare all’88%, provocando il decesso nel giro di poco più di una settimana.
In precedenza, sono stati registrati altri casi dello stesso virus nella Repubblica Democratica del Congo, Angola, Uganda, Sudafrica e Kenya. I responsabili sanitari della Guinea hanno dichiarato che il contagio avviene dai pipistrelli, ed esclusivamente tra uomini e animali.
10/08/2021
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