Nella cornice della crescente tensione in Medio Oriente, Hamas ha confermato la morte del suo leader nella Striscia di Gaza, Yahya Sinwar, in seguito a un attacco israeliano. Khalil al-Hayya, altro alto esponente di Hamas, ha annunciato il "martirio" di Sinwar, definendo la sua morte un evento che rafforzerà il movimento militante palestinese. Al-Hayya ha anche ribadito che i prigionieri israeliani detenuti a Gaza non saranno liberati fino a quando Israele non cesserà gli attacchi contro l'enclave palestinese e non ritirerà le sue truppe.
La morte di Sinwar arriva in un momento critico per il conflitto, con l'escalation delle operazioni militari tra Israele e Hamas. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato: "Il male ha subito un grave colpo, ma la nostra missione non è ancora finita", sottolineando la determinazione del governo israeliano a proseguire le operazioni. Nel frattempo, l'Iran ha rilanciato il proprio sostegno alla causa palestinese, affermando che "lo spirito della resistenza sarà rinforzato" dopo il "martirio" del leader di Hamas. Anche Hezbollah, gruppo militante libanese, ha commentato l'evento, annunciando "l'inizio di una nuova fase della guerra contro Israele".
Parallelamente, l'aviazione israeliana ha condotto un attacco in Libano meridionale, uccidendo Mohammad Hussein Ramal, comandante di Hezbollah nell'area di Taybeh.
In questo contesto di crescente violenza, la premier italiana Giorgia Meloni è giunta in Medio Oriente per cercare di facilitare il dialogo e promuovere una tregua. La presidente del Consiglio ha visitato prima la Giordania e successivamente il Libano, dove ha incontrato rispettivamente il Re Abdallah II e il premier libanese Najib Mikati. Durante il suo intervento a Beirut, Meloni ha ribadito l'impegno italiano per un cessate il fuoco, menzionando la proposta avanzata dall'Italia e altri partner internazionali per una tregua di 21 giorni. Secondo la premier, "la scomparsa di Sinwar può offrire una finestra per una stagione nuova", sollecitando Israele a cogliere l'opportunità per una svolta diplomatica.
18/10/2024
Inserisci un commento