Da tempo questo governo ha optato chiaramente per una stretta nei confronti degli affitti brevi e delle locazioni per pochi giorni. Una vera e propria stretta e non un procedimento di razionalizzazione del sistema ( che sarebbe lecito ), per un indotto che oggi rappresenta un vero e proprio salvagente per molte famiglie che preferiscono affittare case a ospiti temporanei creandosi una possibilità di lavoro importante e che a loro volta riescono a fornire ulteriore lavoro tra pulizie, lavaggi biancheria, personale per il check in e molto altro.
Oggi, invece, a pochi giorni dalla partenza del giubileo 2025 si deve prendere atto che ancora una volta i poteri forti vincono sugli interessi dei deboli, mettendo in ginocchio non solo molte famiglie italiane ma anche tanti lavoratori dell'indotto. Dapprima si è parlato del CIN voluto dalla ministra Santanchè ed adesso arriva anche l'impossibilità del check in da remoto che praticamente mette la parola fine a tanti affitti brevi.
Questo fermerà il mercato immobiliare? Questo danneggerà famiglie sull'orlo del precipizio economico ? La risposta è scontata e quanto mai ovvia, assolutamente si lo farà!
Il mercato del turismo aveva in Italia preso respiro proprio grazie ad alloggi disponibili a basso costo che gestiti personalmente in modo familiare, forniscono nuovi posti di lavoro a persone che cercano di sopravvivere in questo universo di desolazione economica, reinventandosi giorno dopo giorno. Togliere la possibilità di affittare in questo modo la propria abitazione, getta nel panico dapprima il mercato immobiliare destinato a crollare ed anche l'economia in generale mossa invece, dalla freschezza degli affiti brevi e da questa nuova possibiltà di guadagno accessibile a molti.
Troppe le inutili considerazioni da fare in un clima che diviene disperazione allo stato puro ! Il governo oggi dovrebbe scegliere la strada del contrasto e della lotta alle persone che occupano case abusivamente, che non pagano gli affitti, che affittano casa irregolarmente e non invece, uccidere un settore che è uno dei pochissimi in espansione in questo momento. Se prima la parola d'ordine era Speranza oggi la parola è FINE.
03/12/2024
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