Con un'offensiva lampo, i ribelli siriani hanno messo fine al regime di Bashar al-Assad, segnando una svolta storica per il Paese dopo 14 anni di guerra civile. La capitale siriana è in fermento: migliaia di persone si sono riversate nelle strade per festeggiare, con slogan di speranza e bandiere sollevate al cielo.
“Inizia una nuova era”, ha dichiarato Abu Mohammad al-Jolani, leader di una delle principali fazioni ribelli, definendo la vittoria come un momento cruciale per la "nazione islamica". Le carceri della capitale sono state aperte e molti prigionieri, definiti “ingiustamente detenuti”, sono stati liberati.
ASSAD IN ESILIO A MOSCA
Bashar al-Assad, accompagnato dalla sua famiglia, è arrivato ieri a Mosca, dove ha ottenuto asilo politico. La decisione, comunicata da fonti del Cremlino, si inserisce in una strategia volta a evitare ulteriori escalation in Siria e a riprendere i negoziati sotto la supervisione delle Nazioni Unite. La Russia, alleata storica del regime di Assad, ha richiesto per domani una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'ONU per discutere della situazione.
“La portata degli eventi e le loro conseguenze per il Paese e per l'intera regione non sono ancora pienamente comprese”, ha dichiarato Dmitri Polianski, vice rappresentante della Russia presso l’ONU.
SICUREZZA GARANTITA ALLE BASI RUSSE
Nonostante la caduta del regime, i ribelli hanno garantito la sicurezza delle basi militari russe in Siria. Fonti del Cremlino hanno confermato che i rappresentanti dell'opposizione armata sono in contatto con funzionari russi per assicurare la protezione delle infrastrutture e del personale diplomatico.
L'ITALIA E LA SUA AMBASCIATA
Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha confermato che l'ambasciatore e il personale diplomatico dell'ambasciata italiana a Damasco sono al sicuro. Nonostante le tensioni, la sede diplomatica non è stata coinvolta nei disordini.
GUTERRES: “OPPORTUNITÀ STORICA PER LA SIRIA”
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha salutato la caduta del regime definendola “un'opportunità storica” per il popolo siriano. “Dopo 14 anni di guerra brutale, il popolo siriano può costruire un futuro stabile e pacifico. Ribadisco il mio appello alla calma e al rispetto dei diritti di tutti”, ha dichiarato in un comunicato ufficiale.
DOMANDE APERTE SUL FUTURO
Con la caduta di Assad e l’asilo concesso dalla Russia, la Siria entra in un periodo di incertezza. Sebbene il controllo di Damasco sia ora nelle mani dei ribelli, le fazioni che hanno contribuito al rovesciamento del regime sono molteplici e con obiettivi diversi. La comunità internazionale osserva con apprensione, consapevole che la stabilità del Paese sarà cruciale per il futuro dell’intera regione.
I voli da e per la Siria sono stati sospesi fino al 18 dicembre, segnale della delicatezza del momento. Per il popolo siriano, però, oggi è un giorno di speranza. Il futuro del Paese dipenderà dalla capacità di trasformare questa vittoria in un percorso condiviso verso la pace.
08/12/2024
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