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RAID CON DRONI SU MOSCA

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Un massiccio attacco con droni ha colpito Mosca nella notte, causando la morte di almeno tre persone e mettendo a rischio i colloqui di pace con l'Ucraina. L'offensiva, la più significativa sul territorio russo dall'inizio della guerra nel febbraio 2022, ha visto l'abbattimento di sette velivoli senza pilota sopra il quartiere urbano di Ramenskoye, secondo quanto riportato dall'agenzia Tass. Per motivi di sicurezza, le autorità hanno imposto restrizioni temporanee ai voli negli aeroporti di Zhukovsky e Domodedovo.

La reazione del Cremlino

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato all'agenzia RIA Novosti che l'attacco potrebbe compromettere eventuali contatti tra Russia e Ucraina. "Non ci sono ancora trattative in corso... Ma il fatto che la tendenza emergente possa essere notevolmente rovinata è vero", ha affermato Peskov, suggerendo che il raid possa essere stato un tentativo di Kiev di interrompere il percorso diplomatico.

Kiev rivendica l'attacco

Lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine ha confermato di essere responsabile dell'attacco, affermando di aver colpito obiettivi strategici russi, tra cui la raffineria di petrolio di Mosca. La struttura, in grado di processare 11 milioni di tonnellate di petrolio all'anno, è essenziale per la fornitura di gasolio e benzina nella capitale russa. Secondo quanto riportato da Rbc Ukraina, l'attacco è stato condotto in collaborazione con l'Sbu e il Gur, servizi segreti ucraini.

L'inviato della Casa Bianca a Mosca

Nel frattempo, la diplomazia internazionale continua i suoi sforzi. Steve Witkoff, inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, è atteso giovedì a Mosca per un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Secondo Axios, si tratterebbe del secondo incontro tra Witkoff e Putin, dopo quello avvenuto a febbraio nell'ambito di un accordo per la liberazione del cittadino statunitense Marc Fogel, detenuto in Russia.

Nuovi attacchi russi sull'Ucraina

Sul fronte opposto, l'Ucraina ha subito un'intensa offensiva da parte delle forze russe, che nella notte hanno lanciato un missile balistico Iskander-M e 126 droni di vario tipo, inclusi gli Shahed kamikaze. L'Aeronautica ucraina ha dichiarato di aver abbattuto il missile e 79 droni, mentre altri 35 sono caduti in aree aperte.

Obiettivo tregua?

Secondo Kiev, il raid con i droni su Mosca sarebbe finalizzato a incentivare Putin ad accettare una tregua aerea, proposta che l'Ucraina presenterà oggi nei colloqui con la delegazione americana in Arabia Saudita.

Mosca annuncia riconquiste territoriali

Parallelamente, il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver riconquistato 12 villaggi nella regione di Kursk, recuperando oltre 100 chilometri quadrati di territorio. Tra gli insediamenti ripresi figurano Agronom, Bogdanovka, Bondarevka e altri centri strategici.

L'escalation militare, unita alle tensioni diplomatiche, conferma che la guerra tra Russia e Ucraina è ben lontana da una soluzione definitiva, mentre la comunità internazionale resta in attesa di sviluppi sui potenziali negoziati di pace.

11/03/2025

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