Domani, a partire dalle 5:30 del mattino, l'Italia si prepara a vivere un venerdì di disagi sul fronte dei trasporti pubblici. Per la prima volta dal 2005, è stato indetto uno sciopero nazionale di 24 ore di bus e metropolitane senza le consuete fasce di garanzia, con forti ripercussioni per i milioni di utenti che ogni giorno utilizzano i mezzi pubblici per spostarsi nelle città italiane.
Le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, promotrici della mobilitazione, hanno annunciato che durante l’intera giornata verranno garantiti soltanto il 30% dei servizi, in orari ridotti, e non nelle consuete fasce orarie di tutela. Il motivo della protesta risiede nelle richieste dei lavoratori del settore, che si mobilitano per ottenere un rinnovo del contratto nazionale, per denunciare la carenza di risorse, l’assenza di politiche di programmazione adeguate e per chiedere una riforma strutturale del settore che possa garantire migliori condizioni di lavoro, in particolare sul fronte della sicurezza e della salute.
Lo sciopero sarà inoltre accompagnato da una manifestazione nazionale prevista per le 10:30 a Roma, davanti alla sede del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, con l’obiettivo di sensibilizzare il governo e l’opinione pubblica su problematiche che i sindacati definiscono ormai “indifferibili” per la qualità del servizio e per le condizioni degli operatori del settore.
Questa mobilitazione senza precedenti dal 2005 segna una svolta per il settore del trasporto pubblico italiano, evidenziando una situazione di tensione che coinvolge sia lavoratori che utenti. Per chi dipende dai mezzi pubblici, sarà importante pianificare percorsi alternativi o soluzioni di trasporto diverse per la giornata di domani.
07/11/2024
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