La città di Matera, Patrimonio Mondiale Unesco dal 1993 per i suoi ‘Sassi’, dal giorno di San Valentino è celebre anche per un evento astronomico decisamente importante. La comunità scientifica, in allerta per la pioggia di meteoriti che avrebbe impattato sulla Terra, mediante il progetto scientifico ‘Prisma’, acronimo di ‘Prima Rete Italiana Studio Meteore e Atmosfera’ dell’Inaf, che osserva il cielo, aveva calcolato la traiettoria della caduta, ossia a nord di Matera.
Grazie alla collaborazione di alcuni cittadini, il 18 febbraio, su un balcone di un’abitazione privata sono stati ritrovati diversi frammenti del corpo extraceleste, caduti quattro giorni prima alla velocità di 300km/h.
Quanto accaduto si tratta di un evento eccezionale: oltre ad esser la seconda volta che un bolide cade in Italia, potendo essere recuperato, la prima avvenne in provincia di Modena nel gennaio del 2020, grazie alla tempestività del ritrovamento non è stato contaminato.
Ciò permetterà di effettuare analisi approfondite e ottenere nuove informazioni sulla “formazione del nostro Sistema Solare e dei pianeti”. Come consuetudine, le meteore prendono il nome dal luogo dell’impatto, per cui, si chiameranno ‘Matera’.
21/02/2023
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