Il più grande concorso di fotogiornalismo, il World Press Photo Story of the Year, è stato vinto dalle foto di Pieter Ten Hoopen, che con le sue foto ha raccontato una grossa questione di rilevanza giornalistica
La storia in questione è quella delle migliaia di persone che dall’Honduras, tra ottobre e novembre 2018, si sono unite nella carovana di migranti diretta verso gli Stati Uniti.
Ten Hoopen ha spiegato che voleva mostrare cosa significa mettersi per strada verso una nuova raccontandone gli aspetti umani e i rapporti tra le persone.
La storia di questa carovana di persone ha degli aspetti incredibili, in primis da come si è autorganizzata, attraverso l’uso dei social che ha poi attirato anche l’attenzione dei media, diffondendosi tra diverse popolazioni, che per più motivi hanno deciso di mettersi in viaggio, per sfuggire dalla guerra alcuni, per sfuggire dalla miseria altri, e singolari sono le modalità del viaggio che trasformatosi in una carovana ha offerto protezione e condivisione dai problemi e dalle difficoltà di questo viaggio verso la speranza, sottraendo linfa al traffico illegale che sfrutta il bisogno dei migranti per soldi
La curatrice Yumi Goto, componente della giuria, ha affermato che la storia le è piaciuta per il forte senso di dignità che emerge dalle foto: «Mi parla di speranza, del suo vero significato».
Il fotografo Hoopen è dell’agenzia Agency VU di Parigi ed è tra i fondatori di Civilian Act a Stoccolma, Svezia, dedicata alla consulenza nel campo della narrazione visiva e di programmi di insegnamento per ONG, aziende e organizzazioni.
Da tempo si occupa di guerre e crisi umanitarie ed è stato a lungo a Kabul, in Afghanistan, in Iraq e in Kenya per raccontare quelle storie difficili con le sue immagini.
Oggi con l’attribuzione di questo prestigioso premio riceverà 10mila euro che sicuramente saranno investiti in uno dei suoi racconti fotografici di questo difficile e complicato mondo
02/05/2019
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