Il 25 maggio del 1928, dopo aver raggiunto il Polo Nord, l’aeronave Italia si schianta sul pack. Dieci uomini vengono sbalzati sui ghiacci, altri sei restano nell’involucro che riprende il volo: non saranno mai più ritrovati.
Tra i sopravvissuti sul pack, oltre a Umberto Nobile, ci sono Adalberto Mariano, ufficiale di Marina e Giuseppe Biagi, radiotelegrafista. Biagi trasmette ripetutamente l’SOS con la sua piccola radio di emergenza, ma inutilmente.
Dopo pochi giorni una pattuglia di tre uomini composta da Mariano, Zappi e Malmgren, inizia una marcia sui ghiacci in cerca di soccorso.
Il 3 giugno un radioamatore russo capta i segnali trasmessi da Biagi. Gli eventi si susseguono: dopo vari tentativi un aereo svedese porta in salvo il solo Umberto Nobile ma tornando, per imbarcare gli altri, si ribalta atterrando.
La pattuglia dei tre vive una tragedia inenarrabile; Finn Malmgren, esausto e congelato, chiede e ottiene di essere lasciato sui ghiacci; gli altri due, oramai allo stremo, vengono avvistati da un aereo russo! Il rompighiaccio Krassin li salva il 12 luglio raggiungendo, poche ore dopo, la Tenda Rossa.
Le polemiche seguite al salvataggio di Umberto Nobile sono spietate, Mariano e il suo compagno di marcia Filippo Zappi, sono oggetto di vergognosi sospetti. Al ritorno in Italia, Mariano sarà nominato Prefetto di Cuneo dal 1931 al 1935.
Questo nuovo libro comprende parte del testo de 'Il Prefetto dei ghiacci', scritto da Gerardo Unia e numerosi documenti e ricordi inediti del nonno di Giuseppe Biagi jr studioso e custode della storia della sfortunata impresa polare.
Nel 2018, per le celebrazioni dei novant’anni dalla spedizione dell’aeronave Italia, una speciale missione polare inserita nel Progetto Polarquest 2018, ha unito, nei luoghi che videro lo svolgersi degli eventi, momenti di commemorazione e di ricordo della tragedia del Dirigibile Italia ad una intensa attività di ricerca scientifica, in parte supportata dal CNR, organizzata a bordo della barca a vela Nanuq che ha ripercorso e raggiunto i mari artici dove la tenda Rossa rimase alla deriva tra i ghiacci per 49 giorni.
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