La Guardia di Finanza di Napoli, effettuando i controlli su coloro che, durante il primo lockdown scattato a marzo, avevano fatto richiesta del Bonus spesa Covid- 19, hanno scoperto che, più di 700 persone, hanno dichiarato falsamente di vivere in condizioni di precarietà. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha avviato un procedimento sanzionatorio per un valore superiore a 250 mila euro e ha comunicato i nominativi agli enti preposti. Secondo la GdF, molte di queste persone che hanno dichiarato di vivere in condizioni di difficoltà economica, non avevano i requisiti per ottenere il Bonus Spesa Covid-19, in quanto alcune già percepivano altri assegni di reddito di sussistenza, come per esempio il reddito di cittadinanza o la disoccupazione, altre hanno dichiarato un Isee inferiore, coniugi che hanno richiesto entrambi il bonus e altre invece che, pur non ne avendone minimamente bisogno, ne hanno fatto ugualmente richiesta. Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, ha dichiarato: “Le attività di controllo testimoniano l'impegno della Guardia di Finanza nell'azione di contrasto ad ogni forma di illecito a danno della spesa pubblica nazionale, al fine di prevenire e reprimere, soprattutto in un periodo di crisi economica e sociale causata dall'emergenza sanitaria, le fattispecie di indebita percezione delle risorse pubbliche destinate alle famiglie realmente bisognose e maggiormente colpite dagli effetti economici derivanti dall'emergenza in atto”.
23/11/2020
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