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EUROPA, IL PUNTO DI DONALD TUSK

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"In primo luogo, desidero congratularmi con i membri di questa assemblea e con il nuovo presidente per la loro elezione. Vi porgo i miei migliori auguri e l'auspicio di una buona cooperazione fra le nostre istituzioni. Per alcuni è il Parlamento, i cui membri sono eletti direttamente, che rappresenta l'autentica democrazia europea, mentre per altri è il Consiglio europeo in considerazione della forte legittimità democratica dei suoi leader. In realtà, tali dispute hanno poco senso perché entrambe le istituzioni sono democratiche. In fin dei conti, dobbiamo rispettarci reciprocamente e collaborare perché solo così possiamo costruire la fiducia e trasformare l'Europa in meglio. Ecco perché, prima che il Consiglio europeo proponesse la nuova leadership dell'Unione, ho incontrato più volte i vostri rappresentanti. Non lo ho fatto semplicemente per rispetto nei vostri confronti, ma soprattutto per assicurare che le decisioni fossero davvero comuni. Siamo riusciti a prendere queste decisioni in tempo, in realtà molto più rapidamente di cinque anni fa. Sono convinto che siano delle buone scelte. Per la prima volta nella nostra storia, il Consiglio europeo ha proposto due donne e due uomini a capo delle istituzioni chiave dell'UE. Sono contento e orgoglioso che abbiamo raggiunto il pieno equilibrio di genere nelle posizioni di vertice. È un cambiamento molto positivo. L'Europa non solo parla delle donne, ma sceglie le donne. Spero che questa scelta ispiri molte ragazze e molte donne a combattere per le proprie convinzioni e passioni. E spero che ispiri anche le decisioni del Parlamento europeo". Queste le parole di Tusk che prosegue: "Durante il processo di nomina sono stato in stretto contatto con i leader dei Verdi, in particolare Ska Keller e Philippe Lamberts. Nutro piena fiducia nel fatto che la cooperazione con i Verdi e la loro presenza negli organismi decisionali dell'UE sarà benefica non solo per la coalizione di governo ma per l'Europa nel suo complesso. Lancio per questo un appello a tutti i miei partner perché coinvolgano i Verdi nelle nomine, anche se al Consiglio europeo non ci sono ancora leader di questo partito. Spero che anche la neo-nominata Ursula von der Leyen ascolti il mio appello; a dire il vero, le trasmetterò direttamente questo messaggio più tardi nel corso della giornata. Come sapete, in molti paesi il verde è simbolo di speranza e libertà. Io ho molta fede in questo simbolo".

"Parlando delle diverse sensibilità in Europa, desidero anche citare l'unità e l'equilibrio geografico nel continente. Come sapete, negli anni scorsi ho lottato personalmente per mantenere l'unità europea, che si trattasse della solidarietà con l'Ucraina, dell'assistenza alla Grecia, della crisi migratoria o dei negoziati sulla Brexit. A volte con più successo e a volte meno, ma in ultima analisi siamo sempre riusciti a restare insieme. E questo perché i leader capiscono a fondo il potere dell'unità. È chiaro che solo quando siamo uniti possiamo controbilanciare gli attori globali più potenti. All'ultimo vertice siamo stati anche in grado di costruire consenso. Ci sono voluti tre giorni - spiega - , perché volevo essere sicuro che ogni Stato membro, grande o piccolo, di ogni parte di Europa, fosse coinvolto quando si trattava della futura leadership dell'Unione. Ma naturalmente, c'è ancora margine di miglioramento per quanto riguarda i rappresentanti dell'Est nell'architettura complessiva delle cariche europee. In particolare, alcuni primi ministri della famiglia socialista hanno assunto impegni a favore dell'equilibrio geografico in questa assemblea".

  

05/07/2019

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