Difficile prevedere quando usciremo realmente di casa in modo libero, parlare di meta’ Aprirà oggi appare alquanto irrealistico e poco probabile, così come poco probabile appare un rientro a scuola dei nostri ragazzi. Le date a stretto giro, rappresentano un dato di ottimismo del nostro governo, in una paralisi che ha colpito il mondo intero e non solo il nostro paese. Stati Uniti e Cina, due super potenze mondiali, si sono piegate davanti a questo virus ed hanno fatto comprendere al milioni di individui quanto il nostro stile di vita sia stato per decenni assolutamente privilegiato e di come tutti noi danziamo su di un filo sottilissimo. Nel frattempo tante altre malattie non si arrestano, e anche se il coronavirus e’ balzato ai disonori della cronaca negli ospedali di tutto il pianeta persone continuano a morire ogni giorno ed ogni ora. A questo punto forse possiamo interpretare tutto questo come un segnale da cogliere ? Come la possibilità di comprendere che il nostro stila di vita fortemente ispirato all’avere non abbia per troppo tempo messo in sordina quello che sono gli aspetti più concreti di una civiltà. Parole come umanità, rapporti interpersonali, lealtà, sostegno, coesione, sono parole desuete che hanno perso la loro efficacia alla mera pura e semplice ricerca dell’apparire e del denaro ad ogni costo. In questa quarantena molti dovranno riflettere e dovranno farlo con la mente rivolta al passato ma con lo sguardo verso un nuovo futuro, per ritrovare dei valori che un tempo erano il cardine della società, valori che hanno reso grande l’umanità, valori che oggi più di ieri tornano ad essere attuali.
03/04/2020
di Editoriale Direttore
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